Matteo 15,21-28 la fede della Cananea

La fede della Cananea
(Mt 15,21-28) Partito di là, Gesù si diresse verso le parti di Tiro e Sidone. Ed ecco una donna cananea, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: "Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio". Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i discepoli gli si accostarono implorando: "Esaudiscila, vedi come ci grida dietro". Ma egli rispose: "Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa d'Israele". Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui dicendo: "Signore aiutami!". Ed egli rispose: "Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini". "E' vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni". Allorta Gesù le replicò: "Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri". E da quell'istante sua figlia fu guarita. (CCC n. 446) Nella traduzione greca dei libri dell'Antico Testamento, il nome ineffabile sotto il quale Dio si è rivelato a Mosè (Es 3,14), YHWH, è reso con "Signore". Da allora Signore diventa il nome più abituale per indicare la stessa divinità del Dio di Israele. Il Nuovo Testamento utilizza in questo senso forte il titolo di "Signore" per il Padre, ma, ed è questa la novità, anche per Gesù riconosciuto egli stesso come Dio (1 Cor 2,8). (CCC n. 1503) La compassione di Cristo verso i malati e le sue numerose guarigioni di infermi di ogni genere (Cf Mt 4,24) sono un charo segno del fatto che Dio ha visitato il suo popolo (Lc 7,16) e che il Regno di Dio è vicino. Gesù non ha soltanto il potere di guarire, ma anche di perdonare i peccati (Mc 2,5-12): è venuto a guarire l'uomo tutto intero, anima e corpo; è il medico di cui i malati hanno bisogno (Mc 2,17).

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