Matteo 6,24 Dio e il denaro

Dio e il denaro
(Mt 6,24) "Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona". (CCC n. 2113) L'idolatria non concerne soltanto i falsi culti del paganesimo. Rimane una costante tentazione della fede. Consiste nel divinizzare ciò che non è Dio. C'è idolatria quando un uomo onora e riverisce una creatura al posto di Dio, si tratti degli dei o dei demoni (per esempio il satanismo), del potere, del piacere, della razza, degli antenati, dello Stato, del denaro ecc. "Non potete servire a Dio e a mammona", dice Gesù (Mt 6,24). Numerosi martiri sono morti per non adorare "la Bestia" (Ap 13-14), rifiutando perfino di simularne il culto. L'idolatria respinge l'unica Signoria di Dio; perciò è incompatibile con la comunione divina (Gal 5,20; Ef 5,5). (CCC 2114) La vita umana si unifica nell'adorazione dell'Unico. Il comandamento di adorare il solo Signore unifica l'uomo e lo salva da una dispersione senza limiti. L'idolatria è una perversione del senso religioso innato nell'uomo. Idolatra è colui che "riferisce la sua indistruttibile nozione di Dio a chicchessia anziché a Dio".

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