Matteo 6,9 la "preghiera del Signore"

La preghiera del Signore: "Padre!"
(Mt 6, 9) "Voi dunque pregate così: Padre nostro!" (CCC n. 2765) L'espressione tradizionale "Orazione domenicale" (cioè "Preghiera del Signore") significa che la preghiera al Padre nostro ci è insegnata e donata dal Signore Gesù. Questa preghiera che ci viene da Gesù è veramente unica: è "del Signore". Da una parte, infatti, con le parole di questa preghiera, il Figlio unigenito ci dà le parole che il Padre ha dato a lui (Gv 17,7): è il maestro della nostra preghiera. Dall'altra, Verbo incarnato, egli conosce nel suo cuore di uomo i bisogni dei suoi fratelli e delle sue sorelle in umanità, e ce li manifesta: è il modello della nostra preghiera. (CCC n. 2780) Possiamo pregare Dio come "Padre" perché ci è rivelato dal Figlio suo fatto uomo e perché il suo Spirito ce lo fa conoscere. Ciò che l'uomo non può conoscere, né le potenze angeliche intravvedere, cioè la relazione personale del Figlio nei confronti del Padre (Gv 1,1), ecco che lo Spirito del Figlio lo comunica a noi, che crediamo che Gesù è il Cristo e che siamo nati da Dio (1 Gv 5,1). (CCC n. 2781) Quando preghiamo il Padre, siamo in comunione con lui e con il Figlio suo Gesù Cristo (1 Gv 1,3). E' allora che lo conosciamo e riconosciamo in uno stupore sempre nuovo. La prima parola della Preghiera del Signore è una benedizione di adorazione, prima di essere un'implorazione. Questa è infatti la gloria di Dio: che noi lo riconosciamo come "Padre", Dio vero. Gli rendiamo grazie per averci rivelato il suo Nome, per averci fatto il dono di credere in esso e di essere inabitati dalla sua presenza. (CCC n. 2782) Possiamo adorare il Padre perché egli ci ha fatti rinascere alla sua vita adottandoci come suoi figli nel suo Figlio unigenito: per mezzo del Battesimo, ci incorpora al corpo del suo Cristo, e, per mezzo dell'unzione del suo Spirito che scende dal Capo nelle membra, fa di noi dei "cristi" (unti, consacrati). (CCC n. 2784) Questo dono gratuito dell'adozione esige da parte nostra una conversione continua e una vita nuova. Pregare il Padre nostro deve sviluppare in noi due disposizioni fondamentali: il desiderio e la volontà di somigliargli. Creati a sua immagine, per grazia ci è restituita la somiglianza e noi dobbiamo corrispondervi.

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