1 Cor 15, 29-34 Il Battesimo è morire al peccato

(1 Cor 15, 29-34) Il Battesimo è morire al peccato
[29] Altrimenti, che cosa farebbero quelli che vengono battezzati per i morti? Se davvero i morti non risorgono, perché si fanno battezzare per loro? [30] E perché noi ci esponiamo al pericolo continuamente? [31] Ogni giorno io affronto la morte, come è vero che voi siete il mio vanto, fratelli, in Cristo Gesù nostro Signore! [32] Se soltanto per ragioni umane io avessi combattuto a Efeso contro le belve, a che mi gioverebbe? Se i morti non risorgono, mangiamo e beviamo, perché domani moriremo. [33] Non lasciatevi ingannare: "Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi". [34] Ritornate in voi, come conviene, e non peccate! Alcuni infatti dimostrano di non conoscere Dio; ve lo dico a vostra vergogna. (CCC 628) Il Battesimo, il cui segno originale e plenario è l'immersione, significa efficacemente la discesa nella tomba del cristiano che muore al peccato con Cristo in vista di una vita nuova: “Per mezzo del Battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova” (Rm 6,4) [Col 2,12; Ef 5,26]. (CCC 629) A beneficio di ogni uomo Gesù ha provato la morte [Eb 2,9]. Colui che è morto e che è stato sepolto è veramente il Figlio di Dio fatto uomo. (CCC 630) Durante la permanenza di Cristo nella tomba, la sua Persona divina ha continuato ad assumere sia la sua anima che il suo corpo, separati però tra di loro dalla morte. È per questo che il corpo di Cristo morto “non ha conosciuto la corruzione” (At 13,37).

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