2 Co 5, 20-21 Lasciatevi riconciliare con Dio

(2 Co 5, 20-21) Lasciatevi riconciliare con Dio
[20] Noi fungiamo quindi da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. [21] Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio. (CCC 602) San Pietro può… formulare così la fede apostolica nel disegno divino della salvezza: “Foste liberati dalla vostra vuota condotta ereditata dai vostri padri […] con il sangue prezioso di Cristo, come di agnello senza difetti e senza macchia. Egli fu predestinato, già prima della fondazione del mondo, ma si è manifestato negli ultimi tempi per voi” (1Pt 1,18-20). I peccati degli uomini, conseguenti al peccato originale, sono sanzionati dalla morte [Rm 5,12; 1Cor 15,56]. Inviando il suo proprio Figlio nella condizione di servo [Fil 2,7], quella di una umanità decaduta e votata alla morte a causa del peccato [Rm 8,3], “colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio” (2Cor 5,21). (CCC 1422) “Quelli che si accostano al sacramento della Penitenza ricevono dalla misericordia di Dio il perdono delle offese fatte a lui e insieme si riconciliano con la Chiesa, alla quale hanno inflitto una ferita col peccato e che coopera alla loro conversione con la carità, l'esempio e la preghiera” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 11]. (CCC 1423) E' chiamato sacramento della Conversione poiché realizza sacramentalmente l'appello di Gesù alla conversione [Mc 1,15], il cammino di ritorno al Padre [Lc 15,18] da cui ci si è allontanati con il peccato. E' chiamato sacramento della Penitenza poiché consacra un cammino personale ed ecclesiale di conversione, di pentimento e di soddisfazione del cristiano peccatore. (CCC 1424) E' chiamato sacramento della Confessione poiché l'accusa, la confessione dei peccati davanti al sacerdote è un elemento essenziale di questo sacramento. In un senso profondo esso è anche una “confessione”, riconoscimento e lode della santità di Dio e della sua misericordia verso l'uomo peccatore. E' chiamato sacramento del Perdono poiché, attraverso l'assoluzione sacramentale del sacerdote, Dio accorda al penitente “il perdono e la pace” [Rito della penitenza, 46. 55]. E' chiamato sacramento della Riconciliazione perché dona al peccatore l'amore di Dio che riconcilia: “Lasciatevi riconciliare con Dio” (2Cor 5,20). Colui che vive dell'amore misericordioso di Dio è pronto a rispondere all'invito del Signore: “Va' prima a riconciliarti con il tuo fratello” (Mt 5,24).

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