Ef 3, 1-7 Paolo ministro del mistero di Cristo

Capitolo 3°
(Ef 3, 1-7) Paolo ministro del mistero di Cristo

[1] Per questo, io Paolo, il prigioniero di Cristo per voi Gentili... [2] penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro beneficio: [3] come per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero di cui sopra vi ho scritto brevemente. [4] Dalla lettura di ciò che ho scritto potete ben capire la mia comprensione del mistero di Cristo. [5] Questo mistero non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come al presente è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: [6] che i Gentili cioè sono chiamati, in Cristo Gesù, a partecipare alla stessa eredità, a formare lo stesso corpo, e ad essere partecipi della promessa per mezzo del vangelo, [7] del quale sono divenuto ministro per il dono della grazia di Dio a me concessa in virtù dell'efficacia della sua potenza. (CCC 1066) Nel Simbolo della fede, la Chiesa confessa il mistero della Santa Trinità e il “mistero della sua volontà, secondo […] la sua benevolenza” [Ef 1,9] su tutta la creazione: il Padre compie il “mistero della sua volontàdonando il suo Figlio diletto e il suo Santo Spirito per la salvezza del mondo e per la gloria del suo Nome. Questo è il mistero di Cristo [Ef 3,4], rivelato e realizzato nella storia secondo un piano, una “disposizione” sapientemente ordinata che san Paolo chiama “adempimento [oikonomia] del mistero” [Ef 3,9] e che la tradizione patristica chiamerà “l'Economia del Verbo incarnato” o “l'Economia della salvezza”. (CCC 1067) “Quest'opera della Redenzione umana e della perfetta glorificazione di Dio, che ha il suo preludio nelle mirabili gesta divine operate nel popolo dell'Antico Testamento, è stata compiuta da Cristo Signore, specialmente per mezzo del mistero pasquale della sua beata passione, risurrezione da morte e gloriosa ascensione, mistero col quale "morendo ha distrutto la nostra morte e risorgendo ha ridato a noi la vita". Infatti dal costato di Cristo dormiente sulla croce è scaturito il mirabile sacramento di tutta la Chiesa” [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 5]. Per questo, nella liturgia, la Chiesa celebra principalmente il mistero pasquale per mezzo del quale Cristo ha compiuto l'opera della nostra salvezza.

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