Ef 4, 30 Non rattristate lo Spirito Santo

(Ef 4, 30) Non rattristate lo Spirito Santo
[30] E non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, col quale foste segnati per il giorno della redenzione. (CCC 698) Il sigillo è un simbolo vicino a quello dell'unzione. Infatti su Cristo “Dio ha messo il suo sigillo” (Gv 6,27), e in lui il Padre segna anche noi con il suo sigillo [2Cor 1,22; Ef 1,13; 4,30]. Poiché indica l'effetto indelebile dell'unzione dello Spirito Santo nei sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell'Ordine, l'immagine del sigillo (sphragis) è stata utilizzata in certe tradizioni teologiche per esprimere il “carattereindelebile impresso da questi tre sacramenti che non possono essere ripetuti. (CCC 1274) Il “sigillo del Signore” [Sant'Agostino, Epistula 98, 5: PL 33, 362] è il sigillo con cui lo Spirito Santo ci ha segnatiper il giorno della redenzione (Ef 4,30; 1,13-14; 2Cor 1,21-22). “Il Battesimo, infatti, è il sigillo della vita eterna” [Sant'Ireneo di Lione, Demonstratio praedicationis apostolicae, 3]. Il fedele che avrà “custodito il sigillo” sino alla fine, ossia che sarà rimasto fedele alle esigenze del proprio Battesimo, potrà morire nel “segno della fede” [Canone Romano, Messale Romano], con la fede del proprio Battesimo, nell'attesa della beata visione di Dio - consumazione della fede - e nella speranza della risurrezione. (CCC 1296) Cristo stesso si dichiara segnato dal sigillo del Padre suo [Gv 6,27]. Anche il cristiano è segnato con un sigillo: “E' Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo, e ci ha conferito l'unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori” (2Cor 1,21-22) [Ef 1,13; 4,30]. Questo sigillo dello Spirito Santo segna l'appartenenza totale a Cristo, l'essere al suo servizio per sempre, ma anche la promessa della divina protezione nella grande prova escatologica [Ap 7,2-3; 9,4; Ez 9,4-6].

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