Ef 5, 1-2 Camminate nella carità

Capitolo 5°
(Ef 5, 1-2) Camminate nella carità

[1] Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, [2] e camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (CCC 606) Il Figlio di Dio disceso dal cielo non per fare la sua volontà ma quella di colui che l'ha “mandato (Gv 6,38), “entrando nel mondo dice: […] Ecco, io vengo […] per fare, o Dio, la tua volontà. […] Ed è appunto per quella volontà che noi siamo stati santificati, per mezzo dell'offerta del Corpo di Gesù Cristo, fatta una volta per sempre” (Eb 10,5-10). Dal primo istante della sua incarnazione, il Figlio abbraccia nella sua missione redentrice il disegno divino di salvezza: “Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera” (Gv 4,34). Il sacrificio di Gesù “per i peccati di tutto il mondo” (1Gv 2,2) è l'espressione della sua comunione d'amore con il Padre: “Il Padre mi ama perché io offro la mia vita” (Gv 10,17). “Bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandato” (Gv 14,31). (CCC 1822) La carità è la virtù teologale per la quale amiamo Dio sopra ogni cosa per se stesso, e il nostro prossimo come noi stessi per amore di Dio. (CCC 1823) Gesù fa della carità il comandamento nuovo [Gv 13,34]. Amando i suoi “sino alla fine” (Gv 13,1), egli manifesta l'amore che riceve dal Padre. Amandosi gli uni gli altri, i discepoli imitano l'amore di Gesù, che essi ricevono a loro volta. Per questo Gesù dice: “Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore” (Gv 15,9). E ancora: “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati” (Gv 15,12). (CCC 1694) Incorporati a Cristo per mezzo del Battesimo [Rm 6,5], i cristiani sono “morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù” (Rm 6,11), partecipando così alla vita del Risorto [Col 2,12]. Alla sequela di Cristo e in unione con lui [Gv 15,5], i cristiani possono farsi imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminare “nella carità” (Ef 5,1), conformando i loro pensieri, le loro parole, le loro azioni ai “sentimenti che furono in Cristo Gesù” (Fil 2,5) e seguendone gli esempi [Gv 13,12-16].

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