Gal 1, 21-24 Colui che ci perseguitava

(Gal 1, 21-24) Colui che ci perseguitava
[21] Quindi andai nelle regioni della Siria e della Cilicia. [22] Ma ero sconosciuto personalmente alle Chiese della Giudea che sono in Cristo; [23] soltanto avevano sentito dire: "Colui che una volta ci perseguitava, va ora annunziando la fede che un tempo voleva distruggere". [24] E glorificavano Dio a causa mia. (CCC 769) “La Chiesa […] non avrà il suo compimento se non nella gloria del cielo”, [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 48] al momento del ritorno glorioso di Cristo. Fino a quel giorno, “la Chiesa prosegue il suo pellegrinaggio fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio” [Sant'Agostino, De civitate Dei, 18, 51; Lumen gentium, 8]. Quaggiù si sente in esilio, lontana dal Signore [2Cor 5,6; Lumen gentium, 6]; “anela al regno perfetto e con tutte le sue forze spera e brama di unirsi al suo Re nella gloria” [Lumen gentium, 5]. Il compimento della Chiesa - e per suo mezzo del mondo - nella gloria non avverrà se non attraverso molte prove. Allora soltanto, “tutti i giusti, a partire da Adamo, "dal giusto Abele fino all'ultimo eletto", saranno riuniti presso il Padre nella Chiesa universale” [Ib., 2]. (CCC 770) La Chiesa è nella storia, ma nello stesso tempo la trascende. È unicamente “con gli occhi della fede” [Catechismo Romano, 1, 10, 20] che si può scorgere nella sua realtà visibile una realtà contemporaneamente spirituale, portatrice di vita divina. (CCC 1816) Il discepolo di Cristo non deve soltanto custodire la fede e vivere di essa, ma anche professarla, darne testimonianza con franchezza e diffonderla: “Devono tutti essere pronti a confessare Cristo davanti agli uomini, e a seguirlo sulla via della Croce attraverso le persecuzioni, che non mancano mai alla Chiesa” [Lumen gentium, 42; Dignitatis humanae, 14]. Il servizio e la testimonianza della fede sono indispensabili per la salvezza: “Chi […] mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli” (Mt 10,32-33).

Post più popolari