Gal 4, 1-3 Eravamo come fanciulli e schiavi

Capitolo 4°
(Gal 4, 1-3) Eravamo come fanciulli e schiavi

[1] Ecco, io faccio un altro esempio: per tutto il tempo che l'erede è fanciullo, non è per nulla differente da uno schiavo, pure essendo padrone di tutto; [2] ma dipende da tutori e amministratori, fino al termine stabilito dal padre. [3] Così anche noi quando eravamo fanciulli, eravamo come schiavi degli elementi del mondo. (CCC 1972) La Legge nuova è chiamata legge d'amore, perché fa agire in virtù dell'amore che lo Spirito Santo infonde, più che sotto la spinta del timore; legge di grazia, perché, per mezzo della fede e dei sacramenti, conferisce la forza della grazia per agire; legge di libertà [Gc 1,25; 2,12], perché ci libera dalle osservanze rituali e giuridiche della Legge antica, ci porta ad agire spontaneamente sotto l'impulso della carità, ed infine ci fa passare dalla condizione del servo “che non sa quello che fa il suo padrone” a quella di amico di Cristo “perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi” (Gv 15,15), o ancora alla condizione di figlio erede [Gal 4,1-7.21-31; Rm 8,15-17]. (CCC 1973) Oltre ai suoi precetti, la Legge nuova comprende anche i consigli evangelici. La distinzione tradizionale tra i comandamenti di Dio e i consigli evangelici si stabilisce in rapporto alla carità, perfezione della vita cristiana. I precetti mirano a rimuovere ciò che è incompatibile con la carità. I consigli si prefiggono di rimuovere ciò che, pur senza contrastare con la carità, può rappresentare un ostacolo per il suo sviluppo [San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, II-II, 184, 3]. (CCC 1974) I consigli evangelici esprimono la pienezza vivente della carità, sempre insoddisfatta di non dare di più. Testimoniano il suo slancio e sollecitano la nostra prontezza spirituale. La perfezione della Legge nuova consiste essenzialmente nei comandamenti dell'amore di Dio e del prossimo. I consigli indicano vie più dirette, mezzi più spediti e vanno praticati in conformità alla vocazione di ciascuno: “Dio non vuole che tutti osservino tutti i consigli, ma soltanto quelli appropriati, secondo la diversità delle persone, dei tempi, delle occasioni e delle forze, stando a quanto richiede la carità; perché è lei che, come regina di tutte le virtù, di tutti i comandamenti, di tutti i consigli, in una parola, di tutte la legge e di tutte le azioni cristiane, assegna a tutti e a tutte il posto, l'ordine, il tempo, il valore” [San Francesco di Sales, Traité de l’amour de Dieu, 8, 6].

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