49. Come operano le tre Persone divine?


49. Come operano le tre Persone divine?

(Comp 49) Inseparabili nella loro unica sostanza, le Persone divine sono inseparabili anche nel loro operare: la Trinità ha una sola e medesima operazione. Ma, nell'unico agire divino, ogni Persona è presente secondo il modo che le è proprio nella Trinità. “O mio Dio, Trinità che adoro… pacifica la mia anima; fanne il tuo cielo, la tua dimora amata e il luogo del tuo riposo. Che io non ti lasci mai sola, ma che sia lì, con tutta me stessa, tutta vigile nella mia fede, tutta adorante, tutta offerta alla tua azione creatrice” (beata Elisabetta della Trinità).

“In Sintesi”
(CCC 267) Inseparabili nella loro sostanza, le Persone divine sono inseparabili anche nelle loro operazioni. Ma nell'unica operazione divina ogni Persona manifesta ciò che le è proprio nella Trinità, soprattutto nelle missioni divine dell'Incarnazione del Figlio e del dono dello Spirito Santo.

Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 258) Tutta l'Economia divina è l'opera comune delle tre Persone divine. Infatti, la Trinità, come ha una sola e medesima natura, così ha una sola e medesima operazione [Concilio di Costantinopoli II (553): DS 421]. “Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo non sono tre principi della creazione, ma un solo principio” [Concilio di Firenze (1442): DS 1331]. Tuttavia, ogni Persona divina compie l'operazione comune secondo la sua personale proprietà. Così la Chiesa rifacendosi al Nuovo Testamento [1Cor 8,6] professa: “Uno infatti è Dio Padre, dal quale sono tutte le cose; uno il Signore Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose; uno è lo Spirito Santo, nel quale sono tutte le cose” [Concilio di Costantinopoli II (553): DS 421]. Le missioni divine dell'Incarnazione del Figlio e del dono dello Spirito Santo sono quelle che particolarmente manifestano le proprietà delle Persone divine. (CCC 259) Tutta l'Economia divina, opera comune e insieme personale, fa conoscere tanto la proprietà delle Persone divine, quanto la loro unica natura. Parimenti, tutta la vita cristiana è comunione con ognuna delle Persone divine, senza in alcun modo separarle. Chi rende gloria al Padre lo fa per il Figlio nello Spirito Santo; chi segue Cristo, lo fa perché il Padre lo attira [Gv 6,44] e perché lo Spirito lo guida [Rm 8,14].

Per la riflessione
(CCC 257) “O lux, beata Trinitas et principalis Unitas - O luce, Trinità beata e originaria Unità!” [Inno ai Secondi Vespri della Domenica, Settimane 2 e 4: Liturgia Horarum]. Dio è eterna beatitudine, vita immortale, luce senza tramonto. Dio è Amore: Padre, Figlio e Spirito Santo. Dio liberamente vuol comunicare la gloria della sua vita beata. Tale è il disegno della “sua benevolenza” [Ef 1,9], disegno che ha concepito prima della creazione del mondo nel suo Figlio diletto, “predestinandoci ad essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo” (Ef 1,5), cioè “ad essere conformi all'immagine del Figlio suo” (Rm 8,29), in forza dello “Spirito da figli adottivi” (Rm 8,15). Questo progetto è una “grazia che ci è stata data… fin dall'eternità” (2Tm 1,9) e che ha come sorgente l'amore trinitario. Si dispiega nell'opera della creazione, in tutta la storia della salvezza dopo la caduta, nella missione del Figlio e in quella dello Spirito, che si prolunga nella missione della Chiesa [Conc. Ecum. Vat. II, Ad gentes, 2-9]. (CCC 260) Il fine ultimo dell'intera Economia divina è che tutte le creature entrino nell'unità perfetta della Beatissima Trinità [Gv 17,21-23]. Ma fin d'ora siamo chiamati ad essere abitati dalla Santissima Trinità: “Se uno mi ama”, dice il Signore, “Se uno mi ama, osserverà la mia Parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (Gv 14,23): “O mio Dio, Trinità che adoro, aiutami a dimenticarmi completamente, per stabilirmi in te, immobile e serena come se la mia anima fosse già nell'eternità; nulla possa turbare la mia pace né farmi uscire da te, o mio Immutabile, ma che ogni minuto mi porti più addentro nella profondità del tuo mistero! Pacifica la mia anima; fanne il tuo cielo, la tua dimora amata e il luogo del tuo riposo. Che io non ti lasci mai sola, ma che sia lì, con tutta me stessa, tutta vigile nella mia fede, tutta adorante, tutta offerta alla tua azione creatrice” [Beata Elisabetta della Trinità, Élévation à la Trinité: Ecrits spirituels, 50].

(Prossima domanda: Che cosa significa che Dio è onnipotente?)

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