543. Come ha pregato Gesù nella sua passione?


543. Come ha pregato Gesù nella sua passione?

(Comp 543) La preghiera di Gesù durante la sua agonia nell'Orto del Getsemani e le sue ultime parole sulla Croce rivelano la profondità della sua preghiera filiale: Gesù porta a compimento il disegno d'amore del Padre e prende su di sé tutte le angosce dell'umanità, tutte le domande e le intercessioni della storia della salvezza. Egli le presenta al Padre che le accoglie e le esaudisce, al di là di ogni speranza, risuscitandolo dai morti.

“In Sintesi”

(CCC 2620) Nel Nuovo Testamento il modello perfetto della preghiera si trova nella preghiera filiale di Gesù. Fatta spesso nella solitudine, nel silenzio, la preghiera di Gesù comporta un'adesione piena d'amore alla volontà del Padre fino alla croce e una assoluta fiducia di essere esaudito.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 2605) Quando giunge l'Ora in cui porta a compimento il Disegno di amore del Padre, Gesù lascia intravvedere l'insondabile profondità della sua preghiera filiale, non soltanto prima di consegnarsi volontariamente (Padre, ... non... la mia, ma la tua volontà”: Lc 22,42), ma anche nelle ultime sue parole sulla croce, là dove pregare e donarsi si identificano: “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno” (Lc 23,34); “In verità ti dico, oggi sarai con me in Paradiso” (Lc 23,43); “Donna, ecco il tuo figlio. […] Ecco la tua Madre” (Gv 19,26-27); “Ho sete!” (Gv 19,28); “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Mc 15,34) [Sal 22,2]; “Tutto è compiuto!” (Gv 19,30); “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito” (Lc 23,46), fino a quel “forte grido” con il quale muore, rendendo lo spirito [Mc 15,37; Gv 19,30].

Per la riflessione

(CCC 2606) Tutte le angosce dell'umanità di ogni tempo, schiava del peccato e della morte, tutte le implorazioni e le intercessioni della storia della salvezza confluiscono in questo grido del Verbo incarnato. Ed ecco che il Padre le accoglie e, al di là di ogni speranza, le esaudisce risuscitando il Figlio suo. Così si compie e si consuma l'evento della preghiera nell'Economia della creazione e della salvezza. Il Salterio ce ne offre la chiave in Cristo. E' nell'oggi della risurrezione che il Padre dice: “Tu sei mio Figlio, io oggi ti ho generato. Chiedi a me, ti darò in possesso le genti e in dominio i confini della terra!” (Sal 2,7-8) [At 13,33]. La Lettera agli Ebrei esprime in termini drammatici come la preghiera di Gesù operi la vittoria della salvezza: “Nei giorni della sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche con forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo da morte e fu esaudito per la sua pietà; pur essendo Figlio, imparò tuttavia l'obbedienza dalle cose che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono” (Eb 5,7-9).


(Prossima domanda: Come Gesù ci insegna a pregare?)

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