Lc 17, 11-19

Lc 17, 11-19

(Caritas in Veritate (CV 50b) Dobbiamo però avvertire come dovere gravissimo quello di consegnare la terra alle nuove generazioni in uno stato tale che anch'esse possano degnamente abitarla e ulteriormente coltivarla. Ciò implica l'impegno di decidere insieme, «dopo aver ponderato responsabilmente la strada da percorrere, con l'obiettivo di rafforzare quell'alleanza tra essere umano e ambiente che deve essere specchio dell'amore creatore di Dio, dal quale proveniamo e verso il quale siamo in cammino» [120]. È auspicabile che la comunità internazionale e i singoli governi sappiano contrastare in maniera efficace le modalità d'utilizzo dell'ambiente che risultino ad esso dannose.

[120] Benedetto XVI, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2008, 7: AAS 100 (2008), 41.

Rapporto del tutto particolare fra famiglia e lavoro

(CDS 249a) Un rapporto del tutto particolare lega la famiglia e il lavoro: «la famiglia costituisce uno dei più importanti termini di riferimento, secondo i quali deve essere formato l'ordine socio-etico del lavoro umano» [561]. Tale rapporto affonda le sue radici nella relazione che intercorre tra la persona e il suo diritto a possedere il frutto del proprio lavoro e riguarda non solo il singolo come individuo, ma anche come membro di una famiglia, intesa quale «società domestica» [562].

Note: [561] (Giovanni Paolo II, Lett. enc. Laborem exercens, 10: AAS 73 (1981) 601. [562] Leone XIII, Lett. enc. Rerum novarum: Acta Leonis XIII, 11 (1892) 104.


(Lc 17, 11-19) Dio offre reale possibilità di superare il male

[11] Durante il viaggio verso Gerusalemme, Gesù attraversò la Samaria e la Galilea. [12] Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza, [13] alzarono la voce, dicendo: "Gesù maestro, abbi pietà di noi!". [14] Appena li vide, Gesù disse: "Andate a presentarvi ai sacerdoti". E mentre essi andavano, furono sanati. [15] Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce; [16] e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano. [17] Ma Gesù osservò: "Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? [18] Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?". E gli disse: [19] "Alzati e và; la tua fede ti ha salvato!".

(CDS 578) La Chiesa insegna all'uomo che Dio gli offre la reale possibilità di superare il male e di raggiungere il bene. Il Signore ha redento l'uomo, lo ha riscattato «a caro prezzo» (1 Cor 6,20). Il senso e il fondamento dell'impegno cristiano nel mondo derivano da tale certezza, capace di accendere la speranza, nonostante il peccato che segna profondamente la storia umana: la promessa divina garantisce che il mondo non resta chiuso in se stesso, ma è aperto al Regno di Dio. La Chiesa conosce gli effetti del «mistero dell'iniquità» (2 Ts 2,7), ma sa anche che «ci sono nella persona umana sufficienti qualità ed energie, c'è una fondamentale “bontà” (cfr. Gen 1,31), perché è immagine del Creatore, posta sotto l'influsso redentore di Cristo, “che si è unito in certo modo ad ogni uomo”, e perché l'azione efficace dello Spirito Santo “riempie la terra” (Sap 1,7)» [1214].

Note: [1214] (Giovanni Paolo II, Lett. enc. Sollicitudo rei socialis, 47: AAS 80 (1988) 580.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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