Lc 18, 15-17

Lc 18, 15-17

(Caritas in Veritate 51c) La Chiesa ha una responsabilità per il creato e deve far valere questa responsabilità anche in pubblico. E facendolo deve difendere non solo la terra, l'acqua e l'aria come doni della creazione appartenenti a tutti. Deve proteggere soprattutto l'uomo contro la distruzione di se stesso. È necessario che ci sia qualcosa come un'ecologia dell'uomo, intesa in senso giusto. Il degrado della natura è infatti strettamente connesso alla cultura che modella la convivenza umana: quando l'«ecologia umana» [124] è rispettata dentro la società, anche l'ecologia ambientale ne trae beneficio. Come le virtù umane sono tra loro comunicanti, tanto che l'indebolimento di una espone a rischio anche le altre, così il sistema ecologico si regge sul rispetto di un progetto che riguarda sia la sana convivenza in società sia il buon rapporto con la natura.

[124] Ibid., 38: l.c., 840-841; cfr Benedetto XVI, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2007, 8: l.c., 779.

Rapporto famiglia-lavoro: speciale attenzione al lavoro della donna

(CDS 251) Nel rapporto tra famiglia e lavoro, una speciale attenzione va riservata al lavoro della donna in famiglia, il cosiddetto lavoro di cura, che chiama in causa anche le responsabilità dell'uomo come marito e come padre. Il lavoro di cura, a cominciare da quello della madre, proprio perché finalizzato e dedicato al servizio della qualità della vita, costituisce un tipo di attività lavorativa eminentemente personale e personalizzante, che deve essere socialmente riconosciuta e valorizzata [567], anche mediante un corrispettivo economico almeno pari a quello di altri lavori [568]. Nello stesso tempo, occorre eliminare tutti gli ostacoli che impediscono agli sposi di esercitare liberamente la loro responsabilità procreativa e, in particolare, quelli che costringono la donna a non svolgere pienamente le sue funzioni materne [569].

Note: [567] Cfr. Pio XII, Allocuzione alle donne sulla dignità e missione della donna (21 ottobre 1945): AAS 37 (1945) 284-295; Giovanni Paolo II, Lett. enc. Laborem exercens, 19: AAS 73 (1981) 625-629; Id., Esort. ap. Familiaris consortio, 23: AAS 74 (1982) 107-109; Santa Sede, Carta dei diritti della famiglia, art. 10, b, Tipografia Poliglotta Vaticana, Città del Vaticano 1983, p. 14. [568] Cfr. Giovanni Paolo II, Lett. alle famiglie Gratissimam sane, 17: AAS 86 (1994) 903-906. [569] Cfr. Giovanni Paolo II, Lett. enc. Laborem exercens, 19: AAS 73 (1981) 625-629; Id., Esort. ap. Familiaris consortio, 23: AAS 74 (1982) 107-109.


(Lc 18, 15-17) Famiglia prima scuola di virtù sociali

[15] Gli presentavano anche i bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli, vedendo ciò, li rimproveravano. [16] Allora Gesù li fece venire avanti e disse: "Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. [17] In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà".

(CDS 238) Con l'opera educativa, la famiglia forma l'uomo alla pienezza della sua dignità secondo tutte le sue dimensioni, compresa quella sociale. La famiglia, infatti, costituisce «una comunità di amore e di solidarietà che è in modo unico adatta ad insegnare e a trasmettere valori culturali, etici, sociali, spirituali e religiosi, essenziali per lo sviluppo e il benessere dei propri membri e della società» [539]. Esercitando la sua missione educativa, la famiglia contribuisce al bene comune e costituisce la prima scuola di virtù sociali, di cui tutte le società hanno bisogno [540]. Le persone sono aiutate in famiglia a crescere nella libertà e nella responsabilità, premesse indispensabili per l'assunzione di qualsiasi compito nella società. Con l'educazione, inoltre, vengono comunicati, per essere assimilati e fatti propri da ciascuno, alcuni valori fondamentali, necessari per essere cittadini liberi, onesti e responsabili [541].

Note: [539] Santa Sede, Carta dei diritti della famiglia, Preambolo, E, Tipografia Poliglotta Vaticana, Città del Vaticano 1983, p. 6. [540] Cfr. Concilio Vaticano II, Dich. Gravissimum educationis, 3: AAS 58 (1966) 731-732; Id., Cost. past. Gaudium et spes, 52: AAS 58 (1966) 1073-1074; Giovanni Paolo II, Esort. ap. Familiaris consortio, 37: AAS 74 (1982) 127-129; Catechismo della Chiesa Cattolica, 1653. 2228.[541] Cfr. Giovanni Paolo II, Esort. ap. Familiaris consortio, 43: AAS 74 (1982) 134-135.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009

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