Gaudium et spes n. 27 e commento CCC
27. Rispetto della persona umana.
Azioni vergognose che guastano la civiltà e disonorano: aborto (2)
[n. 27c3] [Sono certamente vergognose, guastano la
civiltà umana, disonorano coloro che così si comportano più ancora che quelli
che le subiscono e ledono grandemente l'onore del Creatore] l'aborto,
(CCC 2272) La cooperazione formale
a un aborto costituisce una colpa grave. La Chiesa sanziona con una pena
canonica di scomunica questo delitto contro la vita umana. “Chi procura
l'aborto, ottenendo l'effetto, incorre nella scomunica latae sententiae” [CIC
canone 1398] “per il fatto stesso d'aver commesso il delitto” [CIC canone 1314]
e alle condizioni previste dal Diritto [CIC canoni 1323-1324]. La Chiesa non
intende in tal modo restringere il campo della misericordia. Essa mette in
evidenza la gravità del crimine commesso, il danno irreparabile causato
all'innocente ucciso, ai suoi genitori e a tutta la società. (CCC 2273) Il diritto inalienabile alla vita di ogni individuo
umano innocente rappresenta un elemento
costitutivo della società civile e della sua legislazione: “I diritti
inalienabili della persona dovranno essere riconosciuti e rispettati da parte
della società civile e dell'autorità politica; tali diritti dell'uomo non
dipendono né dai singoli individui, né dai genitori e neppure rappresentano una
concessione della società e dello Stato: appartengono alla natura umana e sono
inerenti alla persona in forza dell'atto creativo da cui ha preso origine. Tra
questi diritti fondamentali bisogna, a questo proposito, ricordare il diritto
alla vita e all'integrità fisica di ogni essere umano dal concepimento alla
morte” [Congregazione per la Dottrina della Fede, Istr. Donum vitae, 3]. “Nel momento in cui una legge positiva priva una
categoria di esseri umani della protezione che la legislazione civile deve loro
accordare, lo Stato viene a negare l'uguaglianza di tutti davanti alla legge.
Quando lo Stato non pone la sua forza al servizio dei diritti di ciascun
cittadino, e in particolare di chi è più debole, vengono minati i fondamenti
stessi di uno Stato di diritto. […] Come
conseguenza del rispetto e della protezione che vanno accordati al nascituro, a
partire dal momento del suo concepimento, la legge dovrà prevedere appropriate
sanzioni penali per ogni deliberata violazione dei suoi diritti” [Donum vitae, 3]. (Continua)