Gaudium et spes n. 31 e commento CCC
31. Responsabilità e partecipazione.
Comuni imprese: stimolare la volontà di tutti ad assumersi la propria parte
[n. 31e] Perciò bisogna stimolare la volontà di tutti ad
assumersi la propria parte nelle comuni imprese. È poi da lodarsi il modo di
agire di quelle nazioni nelle quali la maggioranza dei cittadini è fatta
partecipe degli affari pubblici, in una autentica libertà.
(CCC 1948) La solidarietà è una virtù eminentemente
cristiana. Essa attua la condivisione dei beni spirituali ancor più che di
quelli materiali. (CCC 1940) La solidarietà si esprime innanzitutto nella
ripartizione dei beni e nella remunerazione del lavoro. Suppone anche l'impegno
per un ordine sociale più giusto, nel quale le tensioni potrebbero essere
meglio riassorbite e i conflitti troverebbero più facilmente la loro soluzione
negoziata. (CCC 1942) La virtù della solidarietà oltrepassa l'ambito dei beni
materiali. Diffondendo i beni spirituali della fede, la Chiesa ha, per di più,
favorito lo sviluppo del benessere temporale, al quale spesso ha aperto vie
nuove. Così, nel corso dei secoli, si è realizzata la parola del Signore:
“Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi
saranno date in aggiunta” (Mt 6,33): “Da duemila anni, vive e vigoreggia
nell'anima della Chiesa quel sentimento che ha spinto ed ancora spinge fino
all'eroismo della carità i monaci agricoltori, i liberatori degli schiavi,
coloro che curano gli ammalati, coloro che portano il messaggio della fede,
della civiltà, della cultura a tutte le generazioni e a tutti i popoli, al fine
di creare condizioni sociali tali da rendere possibile per tutti una vita degna
dell'uomo e del cristiano” [Pio XII, Messaggio
radiofonico (1° giugno 1941)].