Gaudium et spes n. 32 e commento CCC
32. Il Verbo incarnato e la solidarietà umana.
Gesù Cristo Verbo incarnato partecipe della solidarietà umana
[n. 32c] Tale carattere comunitario è perfezionato e
compiuto dall'opera di Cristo Gesù. Lo stesso Verbo incarnato volle essere
partecipe della solidarietà umana. Prese parte alle nozze di Cana, entrò nella
casa di Zaccheo, mangiò con i pubblicani e i peccatori. Ha rivelato l'amore del
Padre e la magnifica vocazione degli uomini ricordando gli aspetti più ordinari
della vita sociale e adoperando linguaggio e immagini della vita d'ogni
giorno.
(CCC 792) Cristo “è il Capo del corpo, cioè della
Chiesa” (Col 1,18). È il Principio della creazione e della redenzione. Elevato
alla gloria del Padre, ha “il primato su tutte le cose” (Col 1,18),
principalmente sulla Chiesa, per mezzo della quale estende il suo regno su
tutte le cose. (CCC 793) Egli ci unisce alla sua pasqua. Tutte le membra devono sforzarsi di
conformarsi a lui finché in esse “non sia formato Cristo” (Gal 4,19). “Per
questo siamo assunti ai misteri della sua vita. […] Come il corpo al Capo
veniamo associati alle sue sofferenze e soffriamo con lui per essere con lui
glorificati” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen
gentium, 7]. (CCC 794) Egli provvede alla nostra crescita [Col
2,19]. Per farci crescere verso di lui, nostro Capo [Ef 4,11-16], Cristo
dispone nel suo corpo, la Chiesa, i doni e i ministeri attraverso i quali noi
ci aiutiamo reciprocamente lungo il cammino della salvezza.