Commento CCC a YouCat Domanda n. 182 - Parte I.
Ci scusiamo vivamente con i visitatori, per l’interruzione dei post
dal 4 al 15 settembre causata dai gravi ritardi dell'impresa di
collegamento a internet nel riparare i propri guasti e la sua lentezza nel
ristabilire le sue funzioni interrotte.
YOUCAT Domanda n. 182 - Parte I. Per quale ragione i sacri segni della liturgia hanno bisogno anche di parole?
(Risposta Youcat) Celebrare una Liturgia
significa incontrare Dio: lasciarlo operare, ascoltarlo, rispondergli. Un
dialogo di questo tipo si esprime sempre per mezzo di gesti e di parole.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
1153) Ogni celebrazione sacramentale è un incontro dei figli di Dio con il loro
Padre, in Cristo e nello Spirito Santo, e tale incontro si esprime come un
dialogo, attraverso azioni e parole. Anche se le azioni simboliche già per se
stesse sono un linguaggio, è tuttavia necessario che la Parola di Dio e la
risposta della fede accompagnino e vivifichino queste azioni, perché il seme
del Regno porti il suo frutto nella terra buona. Le azioni liturgiche
significano ciò che la Parola di Dio esprime: l'iniziativa gratuita di Dio e,
nello stesso tempo, la risposta di fede del suo popolo.
Per meditare
(Commento Youcat) Gesù parlò agli uomini con segni e parole.
Così avviene anche nella Chiesa quando il Sacerdote mostra i doni
dell’offertorio e dice: «Questo è il mio corpo… questo è il mio sangue». È
questa parola che ci fa comprendere che i simboli diventano Sacramenti: simboli
che operano quello che significano.
(Commento CCC) (CCC
1190) La liturgia della Parola è parte integrante della celebrazione. Il
significato della celebrazione viene espresso dalla Parola di Dio che è
annunziata e dall'impegno della fede che ad essa risponde. (Continua)