Commento CCC a YouCat Domanda n. 182 - Parte I.



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YOUCAT Domanda n. 182 - Parte I.  Per quale ragione i sacri segni della liturgia hanno bisogno anche di parole?


(Risposta Youcat) Celebrare una Liturgia significa incontrare Dio: lasciarlo operare, ascoltarlo, rispondergli. Un dialogo di questo tipo si esprime sempre per mezzo di gesti e di parole.      

Riflessione e approfondimenti

(Commento CCC) (CCC 1153) Ogni celebrazione sacramentale è un incontro dei figli di Dio con il loro Padre, in Cristo e nello Spirito Santo, e tale incontro si esprime come un dialogo, attraverso azioni e parole. Anche se le azioni simboliche già per se stesse sono un linguaggio, è tuttavia necessario che la Parola di Dio e la risposta della fede accompagnino e vivifichino queste azioni, perché il seme del Regno porti il suo frutto nella terra buona. Le azioni liturgiche significano ciò che la Parola di Dio esprime: l'iniziativa gratuita di Dio e, nello stesso tempo, la risposta di fede del suo popolo. 

Per meditare

(Commento Youcat) Gesù parlò agli uomini con segni e parole. Così avviene anche nella Chiesa quando il Sacerdote mostra i doni dell’offertorio e dice: «Questo è il mio corpo… questo è il mio sangue». È questa parola che ci fa comprendere che i simboli diventano Sacramenti: simboli che operano quello che significano.   

(Commento CCC) (CCC 1190) La liturgia della Parola è parte integrante della celebrazione. Il significato della celebrazione viene espresso dalla Parola di Dio che è annunziata e dall'impegno della fede che ad essa risponde. (Continua)   

(Continua la domanda: Per quale ragione i sacri segni della liturgia hanno bisogno anche di parole?)

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