Commento CCC a YouCat Domanda n. 183 - Parte I.
Ci scusiamo vivamente con i visitatori, per l’interruzione dei post
dal 4 al 15 settembre causata dai gravi ritardi dell'impresa di
collegamento a internet nel riparare i propri guasti e la sua lentezza nel
ristabilire le sue funzioni interrotte.
YOUCAT Domanda n. 183 - Parte I. Perché la celebrazione è accompagnata dalla musica, e in che modo questa deve adattarsi alla liturgia?
(Risposta Youcat) Là dove le parole non
bastano per lodare Dio, la musica ci viene in aiuto.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
1156) “La tradizione musicale di tutta la Chiesa costituisce un tesoro di
inestimabile valore, che eccelle tra le altre espressioni dell'arte,
specialmente per il fatto che il canto sacro, unito alle parole, è parte
necessaria ed integrale della liturgia solenne” [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 112]. La
composizione e il canto dei salmi ispirati, frequentemente accompagnati da
strumenti musicali, sono già strettamente legati alle celebrazioni liturgiche
dell'Antica Alleanza. La Chiesa continua e sviluppa questa tradizione:
“Intrattenetevi a vicenda con salmi, inni, cantici spirituali, cantando e
inneggiando al Signore con tutto il vostro cuore” (Ef 5,19) [Col 3,16-17]. “Chi
canta prega due volte” [Sant'Agostino, Enarratio
in Psalmum 72, 1: PL 36, 614].
Per meditare
(Commento Youcat) Quando ci rivolgiamo a Dio, c’è sempre un
fondo di inesprimibile e di inespresso; allora la musica può venirci in aiuto;
nel giubilo la lingua diventa un canto – è per questo che gli angeli cantano.
La musica durante la celebrazione deve rendere la preghiera più bella e più
interiore, toccare in profondità i cuori di tutti i presenti, muoverli verso
Dio e preparare per lui una festa di note.
(Commento CCC) (CCC
1158) L'armonia dei segni (canto, musica, parole e azioni) è qui tanto più
significativa e feconda quanto più si esprime nella ricchezza culturale propria del popolo di Dio che celebra [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 119]. Per questo “si promuova con impegno
il canto popolare religioso, in modo che nei pii e sacri esercizi, e nelle
stesse azioni liturgiche”, secondo le norme della Chiesa, “possano risuonare le
voci dei fedeli” [Sacrosanctum concilium,
118]. Tuttavia, “i testi destinati al canto sacro siano conformi alla dottrina
cattolica, anzi siano presi di preferenza dalla Sacra Scrittura e dalle fonti
liturgiche” [Ib., 121]. (Continua)