Commento CCC a YouCat Domanda n. 184 - Parte I.
Ci scusiamo vivamente con i visitatori, per l’interruzione dei post
dal 4 al 15 settembre causata dai gravi ritardi dell'impresa di
collegamento a internet nel riparare i propri guasti e la sua lentezza nel
ristabilire le sue funzioni interrotte.
YOUCAT Domanda n. 184 - Parte I. In che modo la liturgia determina il tempo?
(Risposta Youcat) Durante la celebrazione il
tempo diventa tempo per Dio.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
1163) “La santa Madre Chiesa considera suo dovere celebrare con sacra memoria
in determinati giorni nel corso dell'anno, l'opera salvifica del suo Sposo
divino. Ogni settimana, nel giorno a cui ha dato il nome di “domenica”, fa la
memoria della Risurrezione del Signore, che una volta all'anno, unitamente alla
sua beata passione, celebra a Pasqua, la più grande delle solennità. Nel ciclo
annuale poi presenta tutto il mistero di Cristo […]. Ricordando in tal modo i
misteri della redenzione, essa apre ai fedeli le ricchezze delle azioni
salvifiche e dei meriti del suo Signore, così che siano resi in qualche modo
presenti in ogni tempo, perché i fedeli possano venirne a contatto ed essere
ripieni della grazia della salvezza” [Conc. Ecum.
Vat. II, Sacrosanctum concilium,
102].
Per meditare
(Commento Youcat) Talvolta ci capita di non riuscire a fare
molte cose con il tempo che abbiamo, e cerchiamo un passatempo. Durante la
celebrazione al contrario il tempo diventa molto intenso, poiché ogni secondo è
colmo di un significato. Quando partecipiamo ad una celebrazione, sperimentiamo
che Dio ha santificato il tempo e ha fatto di ogni istante una porta di accesso
all’eternità.
(Commento CCC) (CCC
1111) L'opera di Cristo nella liturgia è sacramentale perché il suo mistero di
salvezza vi è reso presente mediante la potenza del suo Santo Spirito; perché
il suo corpo, che è la Chiesa, è come il sacramento (segno e strumento) nel
quale lo Spirito Santo dispensa il mistero della salvezza; perché, attraverso
le sue azioni liturgiche, la Chiesa pellegrina nel tempo partecipa già,
pregustandola, alla liturgia celeste. (Continua)