Commento CCC a YouCat Domanda n. 187 - Parte III.
YOUCAT Domanda n. 187 - Parte III. Qual è l’importanza della domenica?
(Risposta Youcat ripetizione)
La
domenica è il fulcro del tempo cristiano in cui celebriamo la risurrezione di
Cristo, e ogni domenica è una piccola Pasqua.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
1166a) “Secondo la tradizione apostolica, che trae origine dal giorno stesso
della risurrezione di Cristo, la Chiesa celebra il mistero pasquale ogni otto
giorni, in quello che si chiama giustamente giorno del Signore o domenica” [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 106]. Il giorno della risurrezione di
Cristo è ad un tempo il “primo giorno della settimana”, memoriale del primo
giorno della creazione, e l'“ottavo giorno” in cui Cristo, dopo il suo “riposo”
del grande Sabato, inaugura il Giorno “che il Signore ha fatto”, il “giorno che
non conosce tramonto” [Mattutino del
giorno di Pasqua del rito bizantino, Oda 9, tropario: Pentekostàrion]. La
“Cena del Signore” ne costituisce il centro, poiché in essa l'intera comunità
dei fedeli incontra il Signore risorto che la invita al suo banchetto [Gv
21,12; Lc 24,30]:
Per meditare
(Commento Youcat) Se la domenica viene trascurata o abolita,
tutti i giorni sono solo lavorativi. L’uomo, che è stato creato per la gioia,
diviene così un animale da lavoro e potenzialmente asservito al consumismo.
Sulla terra dobbiamo imparare a celebrare la domenica come si deve, altrimenti
non sapremmo come nascere alla vita del cielo, dato che in cielo c’è solo una
domenica senza fine.
(Commento CCC) (CCC
1166b) “Il giorno del Signore, il giorno della risurrezione, il giorno dei
cristiani, è il nostro giorno. E' chiamato giorno del Signore proprio per
questo: perché in esso il Signore è salito vittorioso presso il Padre. I pagani
lo chiamano giorno del sole: ebbene, anche noi lo chiamiamo volentieri in
questo modo: oggi infatti è sorta la luce del mondo, oggi è apparso il sole di
giustizia i cui raggi ci portano la salvezza [San Girolamo, In die Dominica Paschae homilia: CCL 78,
550: PL 30, 218-219]. (Continua)