Commento CCC a YouCat Domanda n. 221 – Parte IV.
YOUCAT Domanda n. 221 – Parte IV. In che modo la comunione mi trasforma?
(Risposta
Youcat - ripetizione) Ogni Comunione mi unisce sempre più
profondamente a Cristo, fa di me un membro vivente del corpo di Cristo, rinnova
le grazie che ho ricevuto con il battesimo e con la Confermazione e mi rende
più forte nella lotta contro il peccato.
Riflessione e approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
1396) L'unità del Corpo mistico:
l'Eucaristia fa la Chiesa. Coloro che ricevono l'Eucaristia sono uniti più
strettamente a Cristo. Per ciò stesso, Cristo li unisce a tutti i fedeli in un
solo corpo: la Chiesa. La Comunione rinnova, fortifica, approfondisce questa
incorporazione alla Chiesa già realizzata mediante il Battesimo. Nel Battesimo
siamo stati chiamati a formare un solo corpo [1Cor 12,13]. L'Eucaristia
realizza questa chiamata: “Il calice della benedizione che noi benediciamo, non
è forse comunione con il Sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è
forse comunione con il Corpo di Cristo? Poiché c'è un solo pane, noi, pur
essendo molti, siamo un corpo solo: tutti infatti partecipiamo dell'unico pane”
(1Cor 10,16-17): “Se voi siete il corpo e le membra di Cristo, sulla mensa del
Signore è deposto il vostro mistero, ricevete il vostro mistero. A ciò che
siete rispondete: Amen, e rispondendo lo sottoscrivete. Ti si dice infatti: “Il
Corpo di Cristo” e tu rispondi: “Amen”. Sii membro del corpo di Cristo, perché
sia veritiero il tuo Amen” [Sant'Agostino, Sermo
272: PL 38, 1247].
Per meditare
(Commento CCC)
(CCC 1397) L'Eucaristia impegna nei
confronti dei poveri. Per ricevere nella verità il Corpo e il Sangue di
Cristo offerti per noi, dobbiamo riconoscere Cristo nei più poveri, suoi
fratelli: [Mt 25,40] “Tu hai bevuto il Sangue del Signore e non riconosci tuo
fratello. […] Tu disonori questa stessa mensa, non giudicando degno di
condividere il tuo cibo colui che è stato ritenuto degno di partecipare a
questa mensa. […] Dio ti ha liberato da tutti i tuoi peccati e ti ha invitato a
questo banchetto. E tu, nemmeno per questo, sei divenuto più misericordioso”
[San Giovanni Crisostomo, In epistulam I
ad Corinthios, homilia 27, 5: PG 61,
230]. [Fine]