Commento CCC a YouCat Domanda n. 267
YOUCAT Domanda n. 267 – Parte III. Che cosa bisogna fare quando un cattolico desidera sposarsi con un cristiano non cattolico?
(Risposta
Youcat – ripetizione)
Bisogna richiedere un'autorizzazione ecclesiastica per il
matrimonio; un matrimonio misto dal punto di vista confessionale richiede ad
entrambi i coniugi una fedeltà particolare a Cristo affinché lo scandalo non
ancora eliminato della divisione della cristianità non prosegua in piccolo
nella coppia e non conduca all'abbandono della pratica della fede.
Riflessione
e approfondimenti
(Commento
CCC) (CCC 1636) In molte regioni, grazie al dialogo ecumenico, le comunità
cristiane interessate hanno potuto organizzare una pastorale comune per i matrimoni misti. Suo compito è di aiutare
queste coppie a vivere la loro situazione particolare alla luce della fede.
Essa deve anche aiutarle a superare le tensioni fra gli obblighi dei coniugi
l'uno nei confronti dell'altro e verso le loro comunità ecclesiali. Deve
incoraggiare lo sviluppo di ciò che è loro comune nella fede, e il rispetto di
ciò che li separa.
Per meditare
(Commento
CCC) (CCC 1637) Nei matrimoni con disparità di culto lo sposo cattolico ha
un compito particolare: infatti “il marito non credente viene reso santo dalla
moglie credente e la moglie non credente viene resa santa dal marito credente”
(1Cor 7,14). E' una grande gioia per il coniuge cristiano e per la Chiesa se
questa “santificazione” conduce alla libera conversione dell'altro coniuge alla
fede cristiana [1Cor 7,16]. L'amore coniugale sincero, la pratica umile e
paziente delle virtù familiari e la preghiera perseverante possono preparare il
coniuge non credente ad accogliere la grazia della conversione.