Commento CCC a YouCat Domanda n. 280
YOUCAT Domanda n. 280 - Parte IV. Qual è per i cristiani il fondamento della dignità dell'uomo?
(Risposta
Youcat – ripetizione)
Ogni uomo, fin dal primo momento del suo concepimento nel seno
materno, ha una dignità inviolabile, poiché Dio, fin dall'eternità, lo ha
voluto, amato, creato, predestinato alla redenzione e alla beatitudine eterna.
Riflessione e approfondimenti
(Commento
CCC) (CCC 1709) Chi crede in Cristo diventa figlio di Dio. Questa adozione
filiale lo trasforma dandogli la capacità di seguire l'esempio di Cristo. Lo
rende capace di agire rettamente e di compiere il bene. Nell'unione con il suo
Salvatore, il discepolo raggiunge la perfezione della carità, la santità. La
vita morale, maturata nella grazia, sboccia in vita eterna, nella gloria del
cielo. (CCC 1711) Dotata di un'anima
spirituale, d'intelligenza e di volontà, la persona umana fin dal suo
concepimento è ordinata a Dio e destinata alla beatitudine eterna. Essa
raggiunge la propria perfezione nel cercare ed amare il vero e il bene [Conc.
Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 15]. (CCC
1712) La vera libertà […] è nell'uomo “segno altissimo dell'immagine divina” [Conc.
Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 17].
Per meditare
(Commento
Youcat) Se la dignità umana derivasse dai successi e dalle
prestazioni dei singoli uomini, i deboli, i malati e coloro che sono privi di
forze non avrebbero alcuna dignità. I cristiani credono al contrario che la
dignità umana derivi in primo luogo dalla dignità di Dio; egli guarda ogni
singolo uomo e lo ama come se si trattasse dell'unica creatura del mondo.
Poiché Dio ha gettato il suo sguardo anche sulla più piccola delle creature,
essa possiede una dignità infinita che non può in alcun modo essere distrutta da
parte degli uomini.
(Commento
CCC) (CCC 1713) L'uomo è tenuto a seguire la legge morale che lo spinge “a
fare il bene e a fuggire il male” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 16]. Questa legge risuona nella sua
coscienza. (CCC 1714) L'uomo, ferito
nella propria natura dal peccato originale, è soggetto all'errore ed incline al
male nell'esercizio della sua libertà. (CCC
1715) Chi crede in Cristo ha la vita nuova nello Spirito Santo. La vita morale,
cresciuta e maturata nella grazia, arriva a compimento nella gloria del cielo.