Commento CCC a YouCat Domanda n. 291




YOUCAT Domanda n. 291 - Parte I. Come fa un uomo a capire se le sue azioni sono buone o cattive?


(Risposta Youcat) L'uomo è in grado di discernere le cattive azioni da quelle buone perché possiede la ragione ed una coscienza che gli permettono di giudicare chiaramente.   

Riflessione e approfondimenti

(Commento CCC) (CCC 1749) La libertà fa dell'uomo un soggetto morale. Quando agisce liberamente, l'uomo è, per così dire, padre dei propri atti. Gli atti umani, cioè gli atti liberamente scelti in base ad un giudizio di coscienza, sono moralmente qualificabili. Essi sono buoni o cattivi. (CCC 1750) La moralità degli atti umani dipende: - dall'oggetto scelto;  - dal fine che ci si prefigge o dall'intenzione; - dalle circostanze dell'azione. L'oggetto, l'intenzione e le circostanze rappresentano le “fonti”, o elementi costitutivi, della moralità degli atti umani.  

Per meditare

(Commento Youcat) I criteri che seguono aiutano nel distinguere le azioni buone da quelle cattive. Essi sono: 1. Quello che faccio deve essere buono, un buon proposito che rimane lettera morta non basta: una rapina in banca è sempre cattiva, anche se la compio con la buona intenzione di donare il denaro ai poveri; 2. Anche se quello che faccio è veramente buono, la cattiva intenzione con cui faccio il bene rende cattiva tutta quanta l'azione. Quando accompagno a casa una signora anziana e la aiuto nelle faccende di casa, compio una buona azione; ma se lo faccio per preparare un furto in casa di quella signora, la cosa rende malvagia tutta l'operazione. 3. Le circostanze nelle quali si agisce possono ridurre la responsabilità dell'individuo, ma nulla tolgono alla bontà o alla malvagità dell'azione. Picchiare la mamma è sempre male, anche se quella mamma aveva un tempo dato troppo poco amore al suo bambino.   

(Commento CCC) (CCC 1751) L'oggetto scelto è un bene verso il quale la volontà si dirige deliberatamente. E' la materia di un atto umano. L'oggetto scelto specifica moralmente l'atto del volere, in quanto la ragione lo riconosce e lo giudica conforme o no al vero bene. Le norme oggettive della moralità enunciano l'ordine razionale del bene e del male, attestato dalla coscienza. (CCC 1758) L'oggetto scelto specifica moralmente l'atto del volere, in quanto la ragione lo riconosce e lo giudica buono o cattivo. 

(Continua la domanda: Come fa un uomo a capire se le sue azioni sono buone o cattive?)

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