Commento CCC a YouCat Domanda n. 295
YOUCAT Domanda n. 295 - Parte IV. Che cos'è la coscienza?
(Risposta
Youcat – ripetizione)
La coscienza è la voce interiore di un uomo che lo spinge
incondizionatamente a fare il bene e ad evitare incondizionatamente il male; al
tempo stesso è la capacità di discernere l'uno dall'altro, ed è il luogo in cui
Dio parla all'uomo.
Riflessione
e approfondimenti
(Commento
CCC) (CCC 1781) La coscienza permette di assumere la responsabilità degli atti compiuti. Se l'uomo commette il male, il
retto giudizio della coscienza può rimanere in lui il testimone della verità
universale del bene e, al tempo stesso, della malizia della sua scelta
particolare. La sentenza del giudizio di coscienza resta un pegno di speranza e
di misericordia. Attestando la colpa commessa, richiama al perdono da chiedere,
al bene da praticare ancora e alla virtù da coltivare incessantemente con la
grazia di Dio: “Davanti a lui rassicureremo il nostro cuore qualunque cosa esso
ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa” (1Gv
3,19-20).
Per meditare
(Commento
Youcat) La coscienza è spesso paragonata ad una voce interiore
con la quale Dio stesso si mostra nell'intimo dell'uomo; è Dio che si manifesta
nella coscienza. L'espressione: «In coscienza, non me la sento di fare questo»,
si traduce per un cristiano: «Non posso compiere questo al cospetto del mio
Dio». Per fedeltà alla loro coscienza molti uomini sono finiti in carcere e fin
sul patibolo.
(Commento
CCC) (CCC 1784) L'educazione della coscienza è un compito di tutta la vita.
Fin dai primi anni essa dischiude al bambino la conoscenza e la pratica della
legge interiore, riconosciuta dalla coscienza morale. Un'educazione prudente
insegna la virtù; preserva o guarisce dalla paura, dall'egoismo e
dall'orgoglio, dai sensi di colpa e dai moti di compiacenza, che nascono dalla
debolezza e dagli sbagli umani. L'educazione della coscienza garantisce la
libertà e genera la pace del cuore.
(Continua la domanda: Che cos'è la coscienza?)