Commento CCC a YouCat Domanda n. 353 – Parte IV.



YOUCAT Domanda n. 353 – Parte IV. Perché adorare Dio?


(Risposta Youcat – ripetizione) Adoriamo Dio perché egli esiste, e perché onorarlo e adorarlo sono la risposta adeguata alla sua presenza. «Il Signore tuo Dio adorerai, e a lui solo renderai culto» (Mt 4, 10).     

Riflessione e approfondimenti

(Commento CCC) (CCC 2103) La Chiesa riconosce un valore esemplare ai voti di praticare i consigli evangelici [CIC canone 654]: “Si rallegra la Madre Chiesa di trovare nel suo seno molti uomini e donne, che seguono più da vicino l'annientamento del Salvatore e più chiaramente lo mostrano, abbracciando la povertà nella libertà dei figli di Dio e rinunciando alla propria volontà: essi, cioè, in ciò che riguarda la perfezione, si sottomettono a un uomo per Dio, al di là della stretta misura del precetto, al fine di conformarsi più pienamente a Cristo obbediente” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 42]. In certi casi, la Chiesa può, per congrue ragioni, dispensare dai voti e dalle promesse [CIC canoni 692. 1196-1197].     

Per meditare

(Commento Youcat) Adorare Dio è nell'interesse dell'uomo, perché lo rende libero dal servizio alle potenze di questo mondo. Quando non viene più adorato Dio, quando egli non è più il Signore della vita e della morte, altri ne prendono il posto e mettono a repentaglio la dignità umana.    

 (Commento CCC) (CCC 2104) “Tutti gli uomini sono tenuti a cercare la verità, specialmente in ciò che riguarda Dio e la sua Chiesa, e, una volta conosciuta, ad abbracciarla e custodirla” [Conc. Ecum. Vat. II, Dignitatis humanae, 1]. E' un dovere che deriva dalla “stessa natura” degli uomini [Conc. Ecum. Vat. II, Dignitatis humanae, 2]. Non si contrappone ad un “sincero rispetto” per le diverse religioni, le quali “non raramente riflettono un raggio di quella verità che illumina tutti gli uomini” [Conc. Ecum. Vat. II, Nostra aetate, 2], né all'esigenza della carità, che spinge i cristiani “a trattare con amore, prudenza e pazienza gli uomini che sono nell'errore o nell'ignoranza circa la fede” [Conc. Ecum. Vat. II, Dignitatis humanae, 14].  

(Continua la domanda: Perché adorare Dio?)

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