Commento CCC a YouCat Domanda n. 365 – Parte II.
YOUCAT Domanda n. 365 – Parte II. In che modo i cristiani fanno della domenica il «giorno del Signore»?
(Risposta Youcat – ripetizione) Un cattolico frequenta la Messa la domenica o la sera del sabato; in questo
giorno egli interrompe tutti gli altri lavori che gli impedirebbero di rendere
onore a Dio e che disturberebbero il clima di festa, di gioia, di pace e di
rilassamento.
Riflessione e
approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
2178) Questa pratica dell'assemblea cristiana risale
agli inizi dell'età apostolica [At 2,42-46; 1Cor 11,17]. La Lettera agli Ebrei
ricorda: “Non disertando le nostre riunioni, come alcuni hanno l'abitudine di
fare, ma esortandoci a vicenda (Eb 10,25). La Tradizione conserva il ricordo di
una esortazione sempre attuale: “Affrettarsi verso la chiesa, avvicinarsi al
Signore e confessare i propri peccati, pentirsi durante la preghiera […].
Assistere alla santa e divina liturgia, terminare la propria preghiera e non
uscirne prima del congedo. […] L'abbiamo spesso ripetuto: questo giorno vi è
concesso per la preghiera e il riposo. E' il giorno fatto dal Signore. In esso
rallegriamoci ed esultiamo” [Pseudo-Eusebio Alessandrino, Sermo de die Dominica: PG 86/1, 416 e 421].
Per meditare
(Commento Youcat) Poiché la
domenica è come una festa di Pasqua che ritorna ogni settimana, fin dai primi
tempi i cristiani si riuniscono in questo giorno per festeggiare il loro
Redentore, per rendergli grazie e per riunirsi con lui e con gli altri redenti.
Per questo, per ogni cattolico consapevole, la santificazione della domenica e
delle altre feste religiose costituisce una priorità; si è dispensati da questo
dovere da urgenti affari familiari e da importanti incombenze sociali. Poiché
la partecipazione all'Eucaristia domenicale è fondamentale per una vita
cristiana, la Chiesa definisce un peccato mortale la mancata frequenza, senza
un valido motivo, alla Messa domenicale.
(Commento CCC) (CCC
2181) L'Eucaristia domenicale fonda e conferma tutto
l'agire cristiano. Per questo i fedeli sono tenuti a partecipare all'Eucaristia
nei giorni di precetto, a meno che siano giustificati da un serio motivo (per
esempio, la malattia, la cura dei lattanti) o ne siano dispensati dal loro
parroco [[CIC canone 1245]. Coloro che deliberatamente non ottemperano a questo
obbligo commettono un peccato grave.