Commento CCC a YouCat Domanda n. 365 – Parte IV.
YOUCAT Domanda n. 365 – Parte IV. In che modo i cristiani fanno della domenica il «giorno del Signore»?
(Risposta Youcat – ripetizione) Un cattolico frequenta la Messa la domenica o la sera del sabato; in questo
giorno egli interrompe tutti gli altri lavori che gli impedirebbero di rendere
onore a Dio e che disturberebbero il clima di festa, di gioia, di pace e di
rilassamento.
Riflessione e
approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
2182) La partecipazione alla celebrazione comunitaria
dell'Eucaristia domenicale è una testimonianza di appartenenza e di fedeltà a
Cristo e alla sua Chiesa. In questo modo i fedeli attestano la loro comunione
nella fede e nella carità. Essi testimoniano al tempo stesso la santità di Dio
e la loro speranza nella salvezza. Si rafforzano vicendevolmente sotto
l'assistenza dello Spirito Santo.
Per meditare
(Commento Youcat) Poiché la
domenica è come una festa di Pasqua che ritorna ogni settimana, fin dai primi
tempi i cristiani si riuniscono in questo giorno per festeggiare il loro
Redentore, per rendergli grazie e per riunirsi con lui e con gli altri redenti.
Per questo, per ogni cattolico consapevole, la santificazione della domenica e
delle altre feste religiose costituisce una priorità; si è dispensati da questo
dovere da urgenti affari familiari e da importanti incombenze sociali. Poiché
la partecipazione all'Eucaristia domenicale è fondamentale per una vita
cristiana, la Chiesa definisce un peccato mortale la mancata frequenza, senza
un valido motivo, alla Messa domenicale.
(Commento CCC) (CCC
2183) “Se per mancanza del ministro sacro o per altra
grave causa diventa impossibile la partecipazione alla celebrazione
eucaristica, si raccomanda vivamente che i fedeli prendano parte alla liturgia
della Parola, se ve n'è qualcuna nella chiesa parrocchiale o in un altro luogo
sacro, celebrata secondo le disposizioni del Vescovo diocesano, oppure
attendano per un congruo tempo alla preghiera personalmente o in famiglia, o,
secondo l'opportunità, in gruppi di famiglie” (CIC canone 1248, § 2).