Commento CCC a YouCat Domanda n. 383 – Parte II.
YOUCAT Domanda n. 383 – Parte II. Perché l'aborto non è accettabile in nessuna fase dello sviluppo di un embrione?
(Risposta Youcat – ripetizione) La vita, che è donata da Dio, è proprietà di Dio; è sacra fin dal primo
istante e non può essere sottoposta a nessun intervento umano. «Prima di
formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto, prima che tu uscissi alla luce,
ti ho consacrato» (Ger 1, 5).
Riflessione e
approfondimenti
(Commento CCC) (CCC
2272) La cooperazione formale a un aborto costituisce
una colpa grave. La Chiesa sanziona con una pena canonica di scomunica questo
delitto contro la vita umana. “Chi procura l'aborto, ottenendo l'effetto, incorre
nella scomunica latae sententiae” [CIC canone 1398] “per il fatto stesso d'aver
commesso il delitto” [CIC canone 1314] e alle condizioni previste dal Diritto
[CIC canoni 1323-1324]. La Chiesa non intende in tal modo restringere il campo
della misericordia. Essa mette in evidenza la gravità del crimine commesso, il
danno irreparabile causato all'innocente ucciso, ai suoi genitori e a tutta la
società.
Per meditare
(Commento Youcat) Solo Dio è
Signore della vita e della morte; la «mia» vita non mi appartiene neppure per
un istante; ogni bambino ha diritto alla vita fin dal concepimento; fin
dall'inizio l'essere umano non ancora nato è una persona che nessuno può
privare dei suoi diritti, neppure il medico e neppure la madre. La chiarezza
della Chiesa in questa materia non è mancanza di misericordia; la Chiesa
desidera piuttosto richiamare l'attenzione sul danno irreparabile che viene
arrecato al bambino, che viene ucciso innocente, ai suoi genitori e a tutta la
società. Proteggere la vita innocente rientra anche fra i compiti precipui
dello Stato; se uno Stato si sottrae a questo compito, mina i fondamenti stessi
dello Stato di diritto.
(Commento CCC) (CCC
2273 a) Il diritto inalienabile alla vita di ogni
individuo umano innocente rappresenta un elemento
costitutivo della società civile e della sua legislazione: “I diritti
inalienabili della persona dovranno essere riconosciuti e rispettati da parte
della società civile e dell'autorità politica; tali diritti dell'uomo non
dipendono né dai singoli individui, né dai genitori e neppure rappresentano una
concessione della società e dello Stato: appartengono alla natura umana e sono
inerenti alla persona in forza dell'atto creativo da cui ha preso origine.