Commento CCC a YouCat Domanda n. 397
YOUCAT Domanda n. 397 – Cosa ne pensa Gesù della non violenza?
(Risposta Youcat) Il
rifiuto della violenza è per Gesù di primaria importanza; egli chiede infatti
ai suoi discepoli: «Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti
dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l'altra» (Mt 5, 39).
Riflessione e
approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 2305) La pace terrena è immagine e frutto della pace di Cristo, il “Principe della pace”
messianica (Is 9,5). Con il sangue della sua croce, egli ha distrutto in se
stesso l'inimicizia [Ef 2,16; Col 1,20-22], ha riconciliato gli uomini con Dio
e ha fatto della sua Chiesa il sacramento dell'unità del genere umano e della
sua unione con Dio [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen
gentium, 1]. “Egli è la nostra pace” (Ef 2,14). E proclama: “Beati gli
operatori di pace” (Mt 5,9).
Per meditare
(Commento Youcat) A Pietro, che voleva difenderlo con la violenza, Gesù
comanda: «Rimetti la spada nel fodero» (Gv 18, 11);
Gesù non ci chiama alle armi; davanti a Pilato rimane in silenzio. La sua via è
quella di schierarsi dalla parte delle vittime, di salire sulla croce, di
redimere il mondo con l'amore e di proclamare la beatitudine dei pacifici. Per
questo la Chiesa rispetta anche coloro che per ragioni di coscienza rifiutano
il servizio militare e che si mettono in altro modo a servizio della comunità.
(Commento
CCC) (CCC 2304) Il rispetto e lo sviluppo della
vita umana richiedono la pace. La
pace non è la semplice assenza della guerra e non può ridursi ad assicurare
l'equilibrio delle forze contrastanti. La pace non si può ottenere sulla terra
senza la tutela dei beni delle persone, la libera comunicazione tra gli esseri
umani, il rispetto della dignità delle persone e dei popoli, l'assidua pratica
della fratellanza. E' la “tranquillità dell'ordine” [Sant'Agostino, De civitate Dei, 19, 13: PL
41, 640]. E' frutto della giustizia (Is 32,17) ed effetto della carità [Conc.
Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 78].