Commento CCC a YouCat Domanda n. 424
YOUCAT Domanda n. 424 - Parte III. Che cos'è l'adulterio? Va bene il divorzio?
(Risposta Youcat - ripetizione) L'adulterio avviene
quando due partner, uno dei quali almeno è sposato, hanno rapporti sessuali; è
il tradimento fondamentale ai danni dell'amore, la rottura di un patto sancito
da Dio e un'ingiustizia nei confronti del prossimo. Gesù stesso ha
espressamente affermato l'indissolubilità del matrimonio: «Dunque l'uomo non
divida quello che Dio ha congiunto» (Mc 10, 9). Richiamandosi alla volontà
originaria del Creatore, Gesù ha con queste parole abolito la pratica del
ripudio, tollerata durante l'Antica Alleanza.
Riflessione e
approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 2383) La separazione
degli sposi con la permanenza del vincolo matrimoniale può essere legittima in
certi casi contemplati dal diritto canonico [CIC canoni 1151-1155]. Se il
divorzio civile rimane l'unico modo possibile di assicurare certi diritti
legittimi, quali la cura dei figli o la tutela del patrimonio, può essere
tollerato, senza che costituisca una colpa morale.
Per meditare
(Commento Youcat) La promessa
incoraggiante di questo annunzio di Gesù è: «Come figli del Padre vostro
celeste avete la capacità di amare per tutta la vita!». E tuttavia non è facile
rimanere fedeli per tutta la vita al proprio partner, e non si possono
condannare le persone che vedono fallire il loro matrimonio; e tuttavia i
cristiani che chiedono la separazione a cuor leggero commettono una colpa
contro l'amore di Dio che diviene visibile nel matrimonio; commettono una colpa
anche contro il partner che abbandonano e contro i figli che lasciano. Tuttavia
un coniuge fedele può abbandonare il tetto coniugale se una situazione
matrimoniale diventa veramente insostenibile; per evitare episodi di violenza
può essere necessaria anche la separazione civile. In casi motivati la Chiesa
può verificare la validità dell'unione con un processo di nullità del
matrimonio.
(Commento CCC) (CCC 2384) Il divorzio
è una grave offesa alla legge naturale. Esso pretende di sciogliere il patto
liberamente stipulato dagli sposi, di vivere l'uno con l'altro fino alla morte.
Il divorzio offende l'Alleanza della salvezza, di cui il Matrimonio
sacramentale è segno. Il fatto di contrarre un nuovo vincolo nuziale, anche se
riconosciuto dalla legge civile, accresce la gravità della rottura: il coniuge
risposato si trova in tal caso in una condizione di adulterio pubblico e
permanente: “Se il marito, dopo essersi separato dalla propria moglie, si
unisce ad un'altra donna, è lui stesso adultero, perché fa commettere un
adulterio a tale donna; e la donna che abita con lui è adultera, perché ha
attirato a sé il marito di un'altra” [San Basilio Magno, Moralia, regula 73: PG 31, 852].