Commento CCC a YouCat Domanda n. 427



  

YOUCAT Domanda n. 427 - Parte II. Perché non esiste un diritto assoluto alla proprietà privata?   


(Risposta Youcat - ripetizione) Poiché Dio ha creato la terra e i suoi beni per tutti gli uomini, non esiste un diritto assoluto, ma solo relativo, alla proprietà.

Riflessione e approfondimenti

(CCC 2404) “L'uomo, usando dei beni creati, deve considerare le cose esteriori che legittimamente possiede, non solo come proprie, ma anche come comuni, nel senso che possano giovare non unicamente a lui, ma anche agli altri” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 69]. La proprietà di un bene fa di colui che lo possiede un amministratore della provvidenza; deve perciò farlo fruttificare e spartirne i frutti con gli altri, e, in primo luogo, con i propri congiunti. 

Per meditare

(Commento Youcat) Prima ancora che parti della realtà creata possano «appartenere» a singoli uomini in quanto guadagnate, ereditate o donate, i loro proprietari devono sapere che non esiste alcuna proprietà senza obbligo sociale. Al tempo stesso, tuttavia, la Chiesa si oppone anche a coloro che dagli obblighi sociali legati alla proprietà deducono come conseguenza che non dovrebbe esistere alcuna forma di proprietà privata e che tutto, ad esempio, dovrebbe appartenere allo Stato. Un privato che amministra, cura e accresce un patrimonio nello spirito del suo Creatore, e ripartisce i proventi in modo che ognuno riceva ciò che gli spetta, si comporta in ossequio all'incarico del Creatore.

(Commento CCC) (CCC 2405) I beni di produzione - materiali o immateriali - come terreni o stabilimenti, competenze o arti, esigono le cure di chi li possiede, perché la loro fecondità vada a vantaggio del maggior numero di persone. Coloro che possiedono beni d'uso e di consumo devono usarne con moderazione, riservando la parte migliore all'ospite, al malato, al povero.  (CCC 2406) L'autorità politica ha il diritto e il dovere di regolare il legittimo esercizio del diritto di proprietà in funzione del bene comune [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 71; Lett. enc. Giovanni Paolo II, Sollicitudo rei socialis, 42; Id., Lett. enc. Centesimus annus, 40; 48].

(Prossima domanda: Che cos'è il furto, e che cosa ricade sotto il settimo comandamento?)

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