Commento CCC a YouCat Domanda n. 434
YOUCAT Domanda n. 434 - Può un cristiano prendere parte a scommesse e giochi d'azzardo?
(Risposta Youcat) Le scommesse e i giochi di fortuna sono
immorali e pericolosi nel momento in cui il giocatore mette a repentaglio i
propri mezzi di sostentamento; ancora peggio è se egli mette a rischio i beni
di altre persone e addirittura di coloro che si sono fidati di lui.
Riflessione e
approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 2413) I giochi
d'azzardo (gioco delle carte, ecc) o le scommesse
non sono in se stessi contrari alla giustizia. Diventano moralmente
inaccettabili allorché privano la persona di ciò che le è necessario per far
fronte ai bisogni propri e altrui. La passione del gioco rischia di diventare
una grave schiavitù. Truccare le scommesse o barare nei giochi costituisce una
mancanza grave, a meno che il danno causato sia tanto lieve da non poter essere
ragionevolmente considerato significativo da parte di chi lo subisce.
Per meditare
(Commento Youcat) Spesso è
moralmente dubbio puntare grosse somme di denaro in giochi d'azzardo, mentre
altri non hanno neppure il necessario per vivere; inoltre le scommesse e i
giochi d'azzardo possono spesso diventare delle vere manie e creare autentiche
dipendenze.
(Commento CCC) (CCC 2409) Ogni modo di prendere e di tenere ingiustamente
i beni del prossimo, anche se non è in contrasto con le disposizioni della
legge civile, è contrario al settimo comandamento. Così, tenere deliberatamente
cose avute in prestito o oggetti smarriti; commettere frode nel commercio [Dt
25,13-16]; pagare salari ingiusti [Dt 24,14-15; Gc 5,4]; alzare i prezzi,
speculando sull'ignoranza o sul bisogno altrui [Am 8,4-6]. Sono pure moralmente
illeciti: la speculazione, con la quale si agisce per far artificiosamente variare
la stima dei beni, in vista di trarne un vantaggio a danno di altri; la
corruzione, con la quale si svia il giudizio di coloro che devono prendere
decisioni in base al diritto; l'appropriazione e l'uso privato dei beni sociali
di un'impresa; i lavori eseguiti male, la frode fiscale, la contraffazione di
assegni e di fatture, le spese eccessive, lo sperpero. Arrecare volontariamente
un danno alle proprietà private o pubbliche è contrario alla legge morale ed
esige il risarcimento.