Commento CCC a YouCat Domanda n. 468



YOUCAT Domanda n. 468 - Quale dovrebbe essere il più forte desiderio dell'essere umano?


(Risposta Youcat) Il desiderio ultimo e più grande dell'essere umano può essere solo Dio; la felicità senza fine consiste nel guardare il volto di colui che è nostro creatore, signore e salvatore.     

Riflessione e approfondimenti

(Commento CCC) (CCC 2548) Il desiderio della vera felicità libera l'uomo dallo smodato attaccamento ai beni di questo mondo, per avere compimento nella visione e nella beatitudine di Dio. “La promessa di vedere Dio supera ogni felicità. […] Nella Scrittura, vedere equivale a possedere […]. Chi vede Dio, ha conseguito tutti i beni che si possano concepire” [San Gregorio di Nissa, Orationes de beatitudinibus, oratio 6: PG 44, 1265]. (CCC 2549) Il popolo santo deve lottare, con la grazia che viene dall'Alto, per ottenere i beni che Dio promette. Per possedere e contemplare Dio, i cristiani mortificano le loro brame e trionfano, con la grazia di Dio, sulle seduzioni del piacere e del potere.     

Per meditare

(Commento CCC) (CCC 2550) Lungo questo cammino della perfezione lo Spirito e la Sposa chiamano chi li ascolta [Ap 22,17] alla piena comunione con Dio: “Là sarà la vera gloria, dove nessuno verrà lodato per sbaglio o per adulazione; il vero onore, che non sarà rifiutato a nessuno che ne sia degno, non sarà riconosciuto a nessuno che ne sia indegno; né d'altra parte questi potrebbe pretenderlo, perché vi sarà ammesso solo chi è degno. Vi sarà la vera pace, dove nessuno subirà avversità da parte di se stesso o da parte di altri. Premio della virtù sarà colui che diede la virtù e che promise se stesso come ciò di cui non può esservi nulla di migliore e di più grande […]. “Sarò vostro Dio e voi sarete il mio popolo” (Lv 26,12) […]. Ancora questo indicano […] le parole dell'Apostolo: “Perché Dio sia tutto in tutti” (1Cor 15,28). Egli sarà il fine di tutti i nostri desideri, contemplato senza fine, amato senza fastidio, lodato senza stanchezza. Questo dono, questo affetto, questo atto sarà certamente comune a tutti, come la stessa vita eterna” [Sant'Agostino, De civitate Dei, 22, 30: PL 41, 801-802].   

(Prossima domanda: Che cos'è la preghiera?)

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