Commento CCC a YouCat Domanda n. 487 + Mercoledì Avvento 2ª sett.



YOUCAT Domanda n. 487 - Parte II. Perché dobbiamo pregare Dio per altre persone?


(Risposta Youcat - ripetizione) Come Abramo intercedette con la sua preghiera in favore degli abitanti di Sodoma, come Gesù pregava per i suoi discepoli, come la comunità cristiana primitiva prestava attenzione non solo al proprio bene, ma anche a quello degli altri (Fil 2, 4), allo stesso modo i cristiani pregano per tutti: per le persone che stanno loro a cuore, per quelle che sono da loro lontane e addirittura per i loro nemici.  

Riflessione e approfondimenti

(Commento CCC) (CCC 2634) L'intercessione è una preghiera di domanda che ci conforma da vicino alla preghiera di Gesù. E' lui l'unico intercessore presso il Padre in favore di tutti gli uomini, particolarmente dei peccatori [Rm 8,34; 1Gv 2,1; 1Tm 2,5-8]. Egli “può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, essendo egli sempre vivo per intercedere a loro favore” (Eb 7,25). Lo Spirito Santo stesso “intercede […], poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio” (Rm 8,26-27). 

Per meditare

(Commento Youcat)Quanto meglio impariamo a pregare, tanto più profondamente ci sentiamo parte di una famiglia spirituale per mezzo della quale la forza della preghiera diviene efficace; nel preoccuparmi per le persone che amo, mi situo al centro della famiglia umana, posso ricevere forza dalla preghiera di altri e invocare per essi l'aiuto divino.

(Commento CCC) (CCC 2635) Intercedere, chiedere in favore di un altro, dopo Abramo, è la prerogativa di un cuore in sintonia con la misericordia di Dio. Nel tempo della Chiesa, l'intercessione cristiana partecipa a quella di Cristo: è espressione della comunione dei santi. Nell'intercessione, colui che prega non cerca solo “il proprio interesse, ma anche quello degli altri” (Fil 2,4), fino a pregare per coloro che gli fanno del male [S. Stefano che prega per i suoi uccisori, come Gesù: cf At 7,60; Lc 23,28.34].   

(Continua la domanda: Perché dobbiamo pregare Dio per altre persone?) 


Ogni giorno pubblichiamo il “Commento quotidiano alle letture bibliche delle S. Messe” e i commenti al “Catechismo dei giovani (Youcat) fino al loro completamento.

Mercoledì 2ª sett.: Il mio giogo è dolce e il mio peso leggero


La prima lettura è fonte di coraggio, gioia e speranza. Inizia ricordando l’onnipotenza e il vigore di Dio, che ha creato cieli e terra e non smette mai di dare forza a chi è stanco e di rinnovare il vigore di chi è spossato. Chi spera nel Signore riceve sempre la sua forza.

Ascoltiamo la Parola di Dio


Is 40, 25-31: 25"A chi potreste paragonarmi, quasi che io gli sia pari?" dice il Santo. 26Levate in alto i vostri occhi e guardate: chi ha creato tali cose? Egli fa uscire in numero preciso il loro esercito e le chiama tutte per nome; per la sua onnipotenza e il vigore della sua forza non ne manca alcuna. 27Perché dici, Giacobbe, e tu, Israele, ripeti: "La mia via è nascosta al Signore e il mio diritto è trascurato dal mio Dio"? 28Non lo sai forse? Non l'hai udito? Dio eterno è il Signore, che ha creato i confini della terra. Egli non si affatica né si stanca, la sua intelligenza è inscrutabile. 29Egli dà forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato. 30Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono; 31ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi.

Mt 11, 28-30: In quel tempo, Gesù disse: 28Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. 29Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita . 30Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero".

Meditiamo con lo Spirito Santo


Il Signore rivolge il suo invito a tutti gli affaticati e gli oppressi. Isaia ricorda che per risollevarsi basta guardare le cose create. La forza, l’onnipotenza e il vigore del Creatore fanno sì che nessuna di esse manchi a o venga meno. Dio è il Creatore e l’eterno Signore dell’universo e della terra, che non patisce fatica né stanchezza. Essendo onnipotente, governa tutto con sapienza e amore. Per questo può dare sempre nuova forza a chi è stanco e moltiplicare il vigore di chi è spossato.

Tutti, in particolare i giovani, immagine di agilità e freschezza, si affaticano e si stancano, mentre gli adulti, espressione di forza e vigore, inciampano, vacillano e cadono. Chiunque, quindi, vuole: riacquistare forza e vigore; correre senz’affanno; camminare senza stanchezza, necessita di una sola cosa: sperare e confidare nel Signore. Facendo così, volerà come su ali d’aquila. Quanti sperano nel Signore non potranno mai dire: “La mia via è nascosta al Signore” oppure “il mio diritto è trascurato dal mio Dio”, perché la profonda intelligenza e l’amore divino sono insondabili. Nulla gli è nascosto e nel suo infinito amore non trascura nessuno.  

Il Vangelo risponde chiaramente a questi dubbi e tentazioni. Gesù invita tutti noi perché, ogni volta che ci sentiamo affaticati e oppressi, ci rivolgiamo a lui che sa, può e vuole dare ristoro alla nostra vita. Aggiunge anche che il suo giogo è dolce e il suo peso è leggero. Il suo amore per noi rende soave ogni nostra fatica e ogni impegno per lui. Inoltre, la sua legge è quella dell’amore, che compendia e racchiude ogni altra. Viverla e osservarla non comporta soltanto fatica e impegno, ma dona anche ristoro, conforto e gioia. 

Riflettiamo


Nella mia vita quotidiana conto solo su di me o mi affido alla potenza amorosa del Signore?

Trovo che il giogo di Dio è dolce e il suo peso è leggero?

Vivere e osservare la legge dell’amore è per me ristoro e conforto?

Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa


Dio Onnipotente che ci chiami a preparare la via al Cristo Signore, fa’ che per la debolezza della nostra fede non ci stanchiamo di attendere la consolante presenza del medico celeste”.

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