Commento CCC a YouCat Domanda n. 508 – Parte I. + Giovedì dopo le ceneri.



YOUCAT Domanda n. 508 – Parte I. Perché talvolta, durante la preghiera, non si sente nulla o si prova addirittura una sorta di avversione contro la preghiera?


(Risposta Youcat) La distrazione durante la preghiera, la sensazione di vuoto o di aridità interiore o addirittura l'avversione contro la preghiera sono esperienze che fa chiunque preghi; perseverare con fedeltà è in questi casi già una preghiera.

Riflessione e approfondimenti

(Commento CCC) (CCC 2735) Una constatazione dovrebbe innanzi tutto sorprenderci. Quando lodiamo Dio o gli rendiamo grazie per i suoi benefici in generale, noi non ci preoccupiamo affatto di sapere se la nostra preghiera gli è gradita. Invece abbiamo la pretesa di vedere il risultato della nostra domanda. Qual è, dunque, l'immagine di Dio che motiva la nostra preghiera: un mezzo di cui servirci oppure il Padre del Signore nostro Gesù Cristo? 

Per meditare

(Commento Youcat) È noto che santa Teresa di Lisieux non riuscì per un lungo periodo di tempo a sentire la benché minima traccia dell'amore di Dio; poco prima della morte, durante la notte la sorella Celine andò a trovarla e la trovò con le mani conserte. «Che fai? Dovresti cercare di dormire», le disse Celine. «Non ci riesco, soffro troppo. Però prego» fu la risposta di Teresa. «E cosa dici a Gesù?». «Io non gli dico niente, lo amo».  

(Commento CCC) (CCC 2737) “Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, per spendere per i vostri piaceri” (Gc 4,2-3; 1,5-8; 4,1-10; 5,16). Se noi chiediamo con un cuore diviso, adultero [Gc 4,4], Dio non ci può esaudire, perché egli vuole il nostro bene, la nostra vita. “O forse pensate che la Scrittura dichiari invano: fino alla gelosia ci ama lo Spirito che egli ha fatto abitare in noi?” (Gc 4,5). Il nostro Dio è “geloso” di noi, e questo è il segno della verità del suo amore. Entriamo nel desiderio del suo Spirito e saremo esauditi: “Non rammaricarti se non ricevi subito da Dio ciò che gli chiedi; egli vuole beneficiarti molto di più, per la tua perseveranza nel rimanere con lui nella preghiera” [Evagrio Pontico, De oratione, 34: PG 79, 1173]. Egli vuole “che nella preghiera si eserciti il nostro desiderio, in modo che diventiamo capaci di ricevere ciò che egli è pronto a darci” [Sant'Agostino, Epistula 130, 8, 17: PL 33, 500].

(Continua la domanda: Perché talvolta, durante la preghiera, non si sente nulla o si prova addirittura una sorta di avversione contro la preghiera?) 


Giovedì dopo le Ceneri


La prima lettura ricorda all’uomo che Dio lo ha creato libero, quindi, può scegliere di agire secondo il volere divino oppure fuori e contro esso. Rimane, perciò, responsabile del proprio bene o male. Nel Vangelo Gesù annuncia a tutti quanti lo seguono che salveranno la propria vita. 

Ascoltiamo la Parola di Dio


Dt 30, 15-20: Mosè parlò al popolo e disse: 15“Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male. 16Oggi, perciò, io ti comando di amare il Signore, tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore, tuo Dio, ti benedica nella terra in cui tu stai per entrare per prenderne possesso. 17Ma se il tuo cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dèi e a servirli, 18oggi io vi dichiaro che certo perirete, che non avrete vita lunga nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso, attraversando il Giordano. 19Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione. Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, 20amando il Signore, tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare nel paese che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe".

Lc 9, 22-25: In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: 22"Il Figlio dell'uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno".23Poi, a tutti, diceva: "Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. 24Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. 25Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?

Meditiamo con lo Spirito Santo


Con un linguaggio tipicamente biblico, Mosè spiega al popolo ciò che Dio gli chiede: amarlo, seguire la sua voce, servirlo, camminare nelle sue vie, osservare i suoi comandamenti, leggi e norme, soprattutto non servire né prostrarsi ad altri dèi. 
Dio non costringe nessuno, ma mostra qual è la via della vita e delle benedizioni divine, descrivendola con immagini significative, come: abitare in pace nella propra terra, godere una lunga vita, avere ampia discendenza. 
Invece, allontanarsi dalla sua volontà, non ascoltarlo, volgersi indietro, separare il proprio cuore da lui, significa percorrere le vie di morte e di maledizione, perire, non avere vita lunga, non vivere in pace nel paese in cui il Signore ci ha fatto entrare. 
Come ha giurato ai nostri padri: Abramo, Isacco e Giacobbe, Dio sarà sempre la fonte di ogni nostro bene. 
Il Vangelo presenta Gesù che dichiara ai suoi discepoli ciò che lo attende: soffrire molto, essere rifiutato da anziani, capi dei sacerdoti e scribi, venir messo a morte. Il terzo giorno, però, risorgerà. 
A tutti dice chiaramente che chi vuole seguirlo deve rinnegare se stesso, prendere la sua croce ogni giorno e andar dietro a lui, perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa sua, la salverà. 
Infine propone a tutti la domanda decisiva: quale vantaggio abbiamo a guadagnare anche il mondo intero, se perdiamo o roviniamo noi stessi? Questa domanda ci pone sulla strada giusta, perché ci mette in guardia dalle illusioni delle vie facili e dei vantaggi e successi immediati. 
La salvezza è una via faticosa per noi, come fu faticosa la vita di Gesù, che soffrì e fu ingiustamente ucciso. Solo morendo così, però, poteva risorgere. Infatti, il terzo giorno risuscitò veramente, non solo per se stesso ma per far risorgere tutti noi. 
Seguendolo, quindi, non sbagliamo né sbaglieremo mai: ma viviamo, moriamo, risorgeremo e vivremo per sempre con lui.  

Riflessione 


Perché seguire la volontà di Dio è per tutti la via della vita e delle benedizioni?

Perché Gesù rivela ai discepoli che soffrirà, sarà rifiutato, ucciso e il terzo giorno risorgerà?

Perché Gesù dice: “chi vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua?”

Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa


Ispira le nostre azioni, Signore, perché ogni nostra attività abbia sempre da te il suo inizio e in te il suo compimento. 

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