Commento CCC a YouCat Domanda n. 521. IV. + Lunedì III sett. Di Pasqua
YOUCAT Domanda n. 521 - Parte IV. Che cosa significa: «Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra»?
(Risposta Youcat – ripetizione) Quando preghiamo perché
il volere di Dio si affermi universalmente, chiediamo che sulla terra e nel
nostro cuore avvenga ciò che già avviene in cielo.
Riflessione e
approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 2826) E' mediante la preghiera che possiamo discernere
la Volontà di Dio [Rm 12,2; Ef 5,17] ed ottenere la costanza nel compierla [Eb
10,36]. Gesù ci insegna che si entra nel Regno dei cieli non a forza di parole,
ma facendo “la Volontà del Padre mio che è nei cieli” (Mt 7,21).
Per meditare
(Commento
Youcat) Finché ci basiamo sui nostri piani, sulla
nostra volontà e sulle nostre rappresentazioni mentali, la terra non può
diventare come il cielo. Chi vuole una cosa e chi un'altra. Ma troviamo la
nostra felicità solo quando tutti insieme vogliamo ciò che Dio vuole; per
questo pregare significa fare spazio sulla terra, a poco a poco, al volere di
Dio.
(Commento CCC) (CCC 2827) Se uno […] fa la sua volontà, egli [Dio] lo
ascolta [Gv 9,31; 1Gv 5,14]. Tale è la potenza della preghiera della Chiesa nel
nome del suo Signore, soprattutto nell'Eucaristia; essa è comunione
d'intercessione con la santissima Madre di Dio [Lc 1,38.49] e con tutti i santi
che sono stati “graditi” al Signore per non aver voluto che la sua volontà:
“Possiamo anche, senza offendere la verità, dare alle parole: “Sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra” questo significato: sia fatta nella Chiesa
come nel Signore nostro Gesù Cristo; sia fatta nella Sposa, che a lui è stata
fidanzata, come nello Sposo che ha compiuto la Volontà del Padre”
[Sant'Agostino, De Sermone Domini in
monte, 2, 6, 24: PL 34, 1279].
(Prossima domanda: Che cosa significa: «Dacci oggi il nostro pane quotidiano»?)
Lunedi 3
Uno dei sette diaconi, Stefano, oltre alle opere di carità,
annuncia il vangelo agli ellenisti, che però lo rifiutano e lo arrestano per
farlo mettere a morte dal sinedrio. Nel Vangelo Gesù rimprovera la folla che lo
cerca per avere il cibo che non dura e l’invita a cercare quello che vale per la vita eterna.
Ascoltiamo la Parola di Dio
At 6, 8-15: In quei giorni, 8Stefano
pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popolo. 9Allora
alcuni della sinagoga detta dei Liberti, dei Cirenei, degli Alessandrini e di
quelli della Cilìcia e dell'Asia, si alzarono a discutere con Stefano, 10ma
non riuscivano a resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava. 11Allora
istigarono alcuni perché dicessero: "Lo abbiamo udito pronunciare parole
blasfeme contro Mosè e contro Dio". 12E così sollevarono il
popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso, lo catturarono e lo
condussero davanti al sinedrio. 13Presentarono quindi falsi testimoni,
che dissero: "Costui non fa che parlare contro questo luogo santo e contro
la Legge. 14Lo abbiamo infatti udito dichiarare che Gesù, questo
Nazareno, distruggerà questo luogo e sovvertirà le usanze che Mosè ci ha
tramandato". 15E tutti quelli che sedevano nel sinedrio,
fissando gli occhi su di lui, videro il suo volto come quello di un angelo.
Gv 6, 22-29: 22Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte
del mare, vide che c'era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i
suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. 23Altre
barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il
pane, dopo che il Signore aveva reso grazie. 24Quando dunque la
folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle
barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. 25Lo
trovarono di là dal mare e gli dissero: "Rabbì, quando sei venuto
qua?".26Gesù rispose loro: "In verità, in verità io vi
dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato
di quei pani e vi siete saziati. 27Datevi da fare non per il cibo
che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio
dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo
sigillo". 28Gli dissero allora: "Che cosa dobbiamo
compiere per fare le opere di Dio?". 29Gesù rispose loro:
"Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha
mandato".
Meditiamo con lo Spirito Santo
La prima lettura presenta Stefano che, oltre alle opere di
carità, annuncia il vangelo agli ellenisti. Questi, però lo rifiutano e lo
arrestano per farlo condannare a morte dal sinedrio. Per fare ciò si servono di
calunnie e di falsi testimoni. Chi lo Guarda, però, vede
che il suo volto è come quello di un angelo.
Il Vangelo mostra la folla
che cerca Gesù per avere ancora il pane gratuito. Gesù, però, li rimprovera di cercare
ancora il cibo che non dura e li invita a cercare il cibo che
rimane per la vita eterna e che Egli darà.
Si nota qui l’accenno all’Eucaristia
che il Signore istituirà nella sua Pasqua. I
Giudei, invece, pensano che far le opere di Dio significhi soltanto osservare i
comandamenti che Dio ha dato a Mosè. Perciò dalla folla gli chiedono: "Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di
Dio?".
Gesù risponde: "Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui
che egli ha mandato". Gesù, infatti, fa un’opera che soltanto Dio può
compiere e che il Padre ha affidato a lui solo: “Perché su di lui il Padre,
Dio, ha messo il suo sigillo”.
Quest’opera di Dio è credere, ossia avere fede
in Colui che il Padre ha mandato, e questo è Gesù, suo Figlio Unigenito, fatto
uomo per la nostra salvezza.
Pertanto, tutto quello che noi facciamo, con fede
in Gesù, è opera di Dio e cibo che rimane per la vita eterna. Dobbiamo, quindi,
staccarci sempre più da noi stessi, per appoggiarci sempre più a Cristo
Signore.
Riflessione
Perché gli ellenisti rifiutano il Vangelo e arrestano
Stefano per farlo condannare a morte?
Perché la folla cerca ancor Gesù?
Che cosa risponde Gesù alla folla che lo cerca?
Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa
“O Dio, che manifesti
agli erranti la luce della tua verità,
perché possano tornare sulla retta via, concedi a tutti quelli che si
professano cristiani di respingere ciò che è contrario a questo nome e di
seguire ciò che gli è conforme”.