(Sabato 14 – Domenica 15 aprile) Domenica III di Pasqua


3ª Dom di Pasqua: Saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati 


Anche in questa domenica risuona forte l’invito al pentimento e alla conversione. L’accusa di Pietro è forte: Pilato, benché pagano, voleva liberare Gesù, mentre il popolo ha rinnegato Lui, santo e giusto, chiedendo la grazia per un assassino, per uccidere il Signore, autore della vita.

Ascoltiamo la Parola


At 3, 13-15. 17-19: In quei giorni Pietro disse al popolo: 13Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; 14voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, e avete chiesto che vi fosse graziato un assassino. 15Avete ucciso l'autore della vita, ma Dio l'ha risuscitato dai morti: noi ne siamo testimoni. 17Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come pure i vostri capi. 18Ma Dio ha così compiuto ciò che aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo doveva soffrire. 19Convertitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati.

1Gv 2, 1-5: 1Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. 2È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. 3Da questo sappiamo di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. 4Chi dice: "Lo conosco", e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c'è la verità. 5Chi invece osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente perfetto.

Lc 24, 35-48: In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Emmaus] 35narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane. 36Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". 37Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. 38Ma egli disse loro: "Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? 39Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho". 40Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. 41Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: "Avete qui qualche cosa da mangiare?". 42Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; 43egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. 44Poi disse: "Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi". 45Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture 46e disse loro: "Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, 47e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48Di questo voi siete testimoni”.

Meditiamo con l’aiuto dello Spirito Santo


Nella prima lettura, Pietro rivolge al popolo ebraico un invito drammatico, giustificato dalla gravità dei mali che ha commesso. Dice, infatti: “Convertitevi e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati”. 
Gli Apostoli, quindi, sono i testimoni del grave peccato compiuto dal popolo e dai suoi capi: aver rinnegato e consegnato a Pilato perché lo uccidesse, Gesù Cristo, Santo, Giusto e autore della vita. In più, vollero che in cambio fosse graziato un assassino. 
Pilato aveva riconosciuto che Gesù è innocente ed era deciso a liberarlo. Furono i capi e il popolo a volere che lo condannasse a morte. Dio, però, ha risuscitato suo Figlio dai morti e lo ha glorificato. 
Pertanto, coloro che agirono male, anche se per ignoranza, devono convertirsi e cambiare vita, affinché i loro peccati possano essere perdonati. Di tutto ciò, gli Apostoli sono testimoni. 
Nella seconda lettura Giovanni ricorda che proprio Gesù Cristo, il giusto ingiustamente crocifisso, è il nostro avvocato difensore presso il Padre e il nostro consolatore. È tale perché Egli stesso volle essere vittima di espiazione per i peccati nostri, e per quelli di tutta l’umanità. 
Oltre al pentimento e alla conversione è necessario anche che noi osserviamo i suoi comandamenti. Chi  non osserva i suoi comandamenti non lo conosce, e se dice di conoscerlo è bugiardo e in lui non c'è verità. Se invece li osserviamo, insieme alla sua parola, l'amore di Dio in noi è veramente perfetto. 
Il Vangelo di Luca descrive l’improvviso apparire di Gesù in mezzo ai suoi discepoli e la loro paura che fosse un fantasma. Gesù li rassicurò, mostrò carne e ossa, mani e piedi e mangiò pesce arrostito. 
Guardare, toccare mani e piedi, mangiare pesce, indicano piena concretezza e realtà. Il Signore,  però, apre soprattutto le menti e i cuori alla comprensione delle Scritture e della Parola di Dio. 
Sono esse, infatti, che nutrono e illuminano la fede. È nella fede nel nome di Cristo che gli Apostoli e la Chiesa devono essere testimoni in tutto il mondo, fino alla fine dei tempi. 
Dovranno, quindi, predicare a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 
Il Figlio di Dio incarnato è ancora e sarà sempre presente nella storia umana, per guidare e sostenere la missione della sua Chiesa.   

Riflessione  


Qual è il peccato commesso dai Capi e dal popolo nei confronti di Gesù Cristo? 

Come si può ottenere il perdono di questo peccato e di ogni altro?

Qual è il compito degli Apostoli nel mondo, cominciando da Gerusalemme?

Ual

Preghiamo con la Liturgia della Chiesa  


O Padre, che nella gloriosa  morte del tuo Figlio, vittima di espiazione per i nostri peccati, hai posto il fondamento della riconciliazione e della pace, apri il nostro cuore alla vera conversione e fa’ di noi i testimoni dell’umanità nuova, pacificata nel tuo amore

Post più popolari