9 agosto S. Teresa Benedetta della Croce patrona d’Europa (E. Stein)


9 agosto S. Teresa Benedetta della Croce patrona d’Europa (E. Stein)


La santa martire Teresa Benedetta della Croce (al secolo Edith Stein) (1891-1942) di famiglia ebrea, atea, eccelse come filosofa sotto la guida del grande filosofo Edmund Husserl. Si convertì al cristianesimo leggendo gli scritti di S. Teresa d’Avila. Nel 1922 chiese il battesimo e nel 1936 professò i voti nel monastero carmelitano di Colonia. I nazisti hitleriani l’arrestarono e deportarono ad Auschwitz, ove subì il martirio il 7 agosto 1942. Canonizzata nel 1998, fu proclamata compatrona di Europa nel 1999, per i suoi eccelsi contributi culturali, e per la sua esemplare missione di donna e di religiosa consacrata a Dio.

Ascoltiamo la Parola di Dio 


Os 2,16.17.21-22: Così dice il Signore: 16Ecco, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore.17Là mi risponderà come nei giorni della sua giovinezza, come quando uscì dal paese d'Egitto. 21Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nell'amore e nella benevolenza, 22ti farò mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il Signore.

Mt 25,1-13: In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: 1“il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. 2Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 3le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l'olio; 4le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l'olio in piccoli vasi. 5Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. 6A mezzanotte si alzò un grido: "Ecco lo sposo! Andategli incontro!". 7Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8Le stolte dissero alle sagge: "Dateci un po' del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono". 9Le sagge risposero: "No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene". 10Ora, mentre quelle andavano a comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 11Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: "Signore, signore, aprici!". 12Ma egli rispose: "In verità io vi dico: non vi conosco". 13Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora”.

Meditiamo con lo Spirito Santo  


Nella liturgia di oggi, la prima lettura sottolinea il rapporto d’amore del Signore con quanti credono alla sua parola e attuano con fedeltà e obbedienza la sua volontà. 
Il profeta Osea fu il primo a descrivere, nel secolo VIII a. C., il rapporto fra Dio e Israele in termini nuziali, come amore e fedeltà reciproca fra sposo e sposa e a interpretare la vita nel deserto come primo idillio di benevolenza e generosità divina. Dio, infatti, non ripudiò mai il popolo che si scelse fin da principio (Rm, 11,2). 
Santa Teresa Benedetta è uno splendido fiore di quest’amore e predilezione. Il vangelo di Matteo presenta la parabola delle dieci vergini, per insegnarci a tener sempre accesa la lampada della fede e dell'amore. 
La loro luce, infatti, illumina la strada che va incontro al Signore, squarcia le tenebre dell’attesa e fa riconoscere lo sposo appena si presenta. Perseverare nell’attesa di Cristo decide la nostra vita, perché l’incontro con lui è la nostra salvezza. 
Matteo descrive il ritardo e il giungere improvviso dello sposo, perché la vita cristiana è un’attesa continua dell’incontro con Cristo, lo sposo che ci ammette alla festa delle sue nozze. Essa avviene in piena notte, ossia nelle fitte tenebre della nostra vita, che soltanto la luce della lampada riesce a illuminare. 
Tale luce è la fede che, a sua volta, necessita di essere sempre alimentata con l’olio della fedeltà e della perseveranza. Sono saggi e sapienti quanti nell’attesa, conservano fede, fedeltà e perseveranza, vegliando ferventi e operosi. 
Nella Scrittura, soprattutto nel Nuovo Testamento, il sonno indica rilassamento, torpore spirituale e abbassamento del fervore. In Edith Stein, non vi fu nulla di ciò. Incontrato Cristo e scoperta la croce, si donò totalmente a entrambi, sfidando ogni pericolo e servendo strenuamente giovani, studenti e consorelle, per sostenerne la fede. 
Lo stesso fece nei confronti di quanti condivisero con lei la barbarie della deportazione e la crudeltà estrema dei campi nazisti di sterminio. I forni crematori distrussero il suo corpo, ma non le sue opere di fede e d’ingegno, a favore della Chiesa, della cultura e di tutta l’umanità. 
Gli esempi indistruttibili della sua vita la coronano per sempre, santa, martire, sposa di Cristo e patrona d’Europa. Tutta l’Europa e tutto il mondo hanno un immenso bisogno della sua vita esemplare, dei suoi insegnamenti, della sua santità e del suo patrocinio.    

Riflessione


In che cosa consiste la saggezza delle vergini prudenti della parabole?

Che cosa significano il ritardo dello sposo e il suo arrivo improvviso? 

Che cosa rappresenta la riserva di olio che le vergini prudenti posero in piccoli vasi?

Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa


Dio dei nostri padri, che hai guidato la santa martire Teresa Benedetta (della Croce) alla conoscenza del Figlio tuo crocifisso e a seguirlo fedelmente fino alla morte, concedi, per sua intercessione, che tutti gli uomini riconoscano Cristo Salvatore e giungano, per mezzo di lui, a contemplare in eterno la luce del tuo volto”.  

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