Martedì 5ª settimana Tempo Ordinario


Martedì 5ª settimana Tempo Ordinario 


Dio, grande e generoso, crea l’uomo grande e glorioso a propria immagine e somiglianza,  dotato d’intelligenza volonà e libertà, capace di custodire la terra con sapienza. Nel Vangelo, Gesù rimprovera scribi e farisei che per tradizioni meramente umane, infrangono i comandamenti divini.

Ascoltiamo la Parola 


(Gen 1, 20- 2,4): 20Dio disse: "Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo". 21Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. 22Dio li benedisse: "Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra". 23E fu sera e fu mattina: quinto giorno. 24Dio disse: "La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici, secondo la loro specie". E così avvenne. 25Dio fece gli animali selvatici, secondo la loro specie, il bestiame, secondo la propria specie, e tutti i rettili del suolo, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. 26Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra". 27E Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. 28Dio li benedisse e Dio disse loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra". 29Dio disse: "Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. 30A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde". E così avvenne. 31Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno. 2,1Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. 2Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. 3Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando. 4Queste sono le origini del cielo e della terra, quando vennero creati.

 (Mc 7, 1-13): In quel tempo 1si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. 2Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate 3- i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi 4e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti -, 5quei farisei e scribi lo interrogarono: "Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?". 6Ed egli rispose loro: "Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. 7Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. 8Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini". 9E diceva loro: "Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. 10Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e: Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte. 11Voi invece dite: "Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio", 12non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. 13Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte".

Meditiamo con l’aiuto dello Spirito Santo


La lettura di Genesi presenta Dio che porta a termine la sua creazione, la contempla e vede che è molto buona. 
In essa ha posto l’uomo e la donna, creati a sua immagine e somiglianza, ossia grandi, gloriosi, dotati di volontà, intelligenza e libertà responsabile, unici esseri sulla terra capaci di conoscerlo, amarlo e servirlo. 
A loro affida la sua creazione, perché la custodiscano con amore e sapienza. 
Il Signore si riserva un giorno di riposo, libero da ogni impegno, perché lo dedichiamo a lui. 
Sulle persone umane il Signore ha progetti grandi e nobili e ci vuole proprio come lui, affinché non ci degradiamo in opere futili o vane imprese. 
Il Vangelo mostra Gesù che rimprovera a scribi e farisei di fare consistere il culto in opere futili, cose vane e tradizioni meramente umane, infrangendo e trascurando i veri comandamenti divini. 
Nel pregare onorano Dio con le labbra, ma il loro cuore è lontano da lui. Le loro tradizioni umane offendono la giustizia e la carità. 
Ad esempio, scribi, dottori e maestri della Legge, a quanti devono curare i loro genitori anziani o ammalati, dicono che quel denaro è korbàn, cioè “offerta a Dio”. 
In questo modo se ne appropriano e non consentono più di curare, servire e onorare il padre e la madre. 
Gesù, perciò, conclude: “Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione” e “cose simili ne fanno molte”. 
L’egoismo umano, che cerca pretesti per fare la propria volontà anziché quella di Dio, è un grave peccato che lede la giustizia, la carità e offende la grande dignità e vocazione divina delle persone umane.   

Riflessione


Che cosa pensa Dio vedendo tutto quanto ha creato?

Perché Gesù dice a scribi e farisei che insegnano dottrine che sono solo precetti di uomini?

Che significa: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me”?

Preghiamo con la Liturgia della Chiesa 


“O Dio, presente nel cuore di ogni uomo, rivelati a quanti sono nelle tenebre e nell’ombra di morte, perché nella tua luce riconoscano l’altissima vocazione di tuoi figli, da te eternamente scelti, chiamati alla grazia e destinati alla gloria”.   

Post più popolari