Terza Domenica di Pasqua

Dalla liturgia della III Domenica di Pasqua (anno C) prendiamo alcuni inviti. La prima lettura (At 5,27) ci propone la risposta degli Apostoli al sommo sacerdote. Vale per ogni tempo e luogo, davanti a qualsiasi autorità: "Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini". Fonda la dignità, libertà e coraggio di ogni uomo. La seconda lettura (Ap 5,11-14) ci indica l'Unico cui riconoscere"potenza, ricchezza, sapienza, forza" e dare "onore, gloria e benedizione" assieme a tutte le creature del cielo e della terra. Il Vangelo (Gv 21,1-9) presenta il Signore che dona una pesca abbondantissima ai pescatori-apostoli, prepara loro un pasto per ristorarli da una faticosa e sterile nottata, riscatta Pietro dal triplice rinnegamento, gli predice la fedeltà fino al martirio e il coraggio fino alla morte per amore. Ancora una volta, il Signore è pieno di delicatezze e attenzioni per noi. Accoglierle, ricambiarlo, vivere le due frasi sopra sottolineate è un programma sempre valido, anche oggi. Ci rende protagonisti di una vita vera. Ci fa persone autentiche, anziché gregari scialbi e depressi di qualche debole "potente" terreno.

Post più popolari