Matteo 4,1-4 tentazioni di Gesù

Tentazioni di Gesù
(Mt 4,1-4) Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo. E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: "Se sei Figlio di Dio, di' che questi sassi diventino pane". Ma egli rispose: "Sta scritto: non di solo pane vivrà l'uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio". (CCC n. 394) La Scrittura attesta la nefasta influenza di colui che Gesù chiama "omicida fin dal principio" (Gv 8,44), e che ha perfino tentato di distogliere Gesù dalla missione affidatagli dal Padre (Mt 4,1-11). "Il Figlio di Dio è apparso per distruggere le opere del diavolo" (1 Gv 3,8). Di queste opere la più grave nelle sue conseguenze è stata la seduzione menzognera che ha indotto l'uomo a disobbedire a Dio. (CCC n. 395) La potenza di Satana però non è infinita. Egli non è che una creatura, potente per il fatto di essere puro spirito, ma pur sempre una creatura: non può impedire l'edificazione del Regno di Dio. (CCC n. 2849) Il combattimento e la vittoria sono possibili solo nella preghiera. E' per mezzo della sua preghiera che Gesù è vittorioso sul tentatore, fin dall'inizio e nell'ultimo combattimento della sua agonia (Mt 26,36-44). (CCC n. 2835) Vivere di ogni parola che esce dalla bocca di Dio, ossia della sua Parola e del suo Spirito. I cristiani devono mobilitare tutto il loro impegno per "annunziare il Vangelo ai poveri". C'è una fame sulla terra, "non di pane, né sete di acqua, ma di ascoltare la Parola di Dio" (Am 8,11). La Parola di Dio da accogliere nella fede, il Corpo di Cristo ricevuto nell'Eucaristia (Gv 6,26-58).

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