Matteo 4,12-17 ritorno in Galilea

Ritorno in Galilea
(Mt 4,12-17) Avendo saputo che Giovanni era stato arrestato, Gesù si ritirò nella Galilea e, lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, presso il mare, nel territorio di Zàbulòn e di Nèftali, perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: "Il paese di Zàbulon e il paese di Nèftali, sulla via del mare, al di là del Giordano, Galilea delle genti; il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata" (Is 8,23-9,1). Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: "Convertitevi, perché il Regno dei cieli è vicino". (CCC n. 541) Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il Vangelo di Dio e diceva: "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino: convertitevi e credete al Vangelo" (Mc 1,14-15). Cristo, per adempiere la volontà del Padre, ha inaugurato in terra il Regno dei cieli. Ora, la volontà del Padre è di elevare gli uomini alla partecipazione della vita divina. Lo fa radunando gli uomini attorno al Figlio suo, Gesù Cristo. Questa assemblea è la Chiesa, la quale in terra costituisce "il germe e l'inizio" del regno di Dio. (CCC n. 543) Tutti gli uomini sono chiamati a entrare nel Regno. Annunziato dapprima ai figli d'Israele (Mt 10,5-7), questo regno messianico è destinato a tutte le nazioni (Mt 8,11; 28,19). Per accedervi è necessario accogliere la parola di Gesù. (CCC n. 544) Il Regno appartiene ai poveri e ai piccoli, cioè a coloro che l'hanno accolto con un cuore umile.

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