Mc 2,1-12 Perdona i peccati e guarisce un paralitico

Vangelo di Marco capitolo 2°
(Mc 2,1-12) Perdona i peccati e guarisce un paralitico
[1] Ed entrò di nuovo a Cafarnao dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa [2] e si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola. [3] Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. [4] Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico. [5] Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: "Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati". 6] Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro: [7] "Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?". [8] Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: "Perché pensate così nei vostri cuori? [9] Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina? [10] Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, [11] ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua". [12] Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: "Non abbiamo mai visto nulla di simile!". (CCC 1421) Il Signore Gesù Cristo, medico delle nostre anime e dei nostri corpi, colui che ha rimesso i peccati al paralitico e gli ha reso la salute del corpo, [Mc 2,1-12] ha voluto che la sua Chiesa continui, nella forza dello Spirito Santo, la sua opera di guarigione e di salvezza, anche presso le proprie membra. E' lo scopo dei due sacramenti di guarigione: del sacramento della Penitenza e dell'Unzione degli infermi. (CCC 1446) Cristo ha istituito il sacramento della Penitenza per tutti i membri peccatori della sua Chiesa, in primo luogo per coloro che, dopo il Battesimo, sono caduti in peccato grave e hanno così perduto la grazia battesimale e inflitto una ferita alla comunione ecclesiale. A costoro il sacramento della Penitenza offre una nuova possibilità di convertirsi e di recuperare la grazia della giustificazione. I Padri della Chiesa presentano questo sacramento come “la seconda tavola [di salvezza] dopo il naufragio della grazia perduta” [Tertulliano, De paenitentia, 4, 2; cf Concilio di Trento: DS, 1542].

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