Matteo 9,27-31 guarisce due ciechi

Guarigione di due ciechi
(Mt 9,27-31) Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguivano urlando: "Figlio di Davide abbi pietà di noi". Entrato in casa i ciechi gli si accostarono, Gesù disse loro: "Credete voi che io possa fare questo?". Gli risposero: "Sì o Signore!". Allora toccò loro gli occhi e disse: "Sia fatto a voi secondo la vostra fede". E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: "Badate che nessuno lo sappia!". Ma essi, appena usciti, ne sparsero la fama in tutta quella regione. (CCC n. 439) Numerosi ebrei ed anche alcuni pagani che condividevano la loro speranza hanno riconosciuto in Gesù i tratti fondamentali del "figlio di Davide" messianico promesso da Dio a Israele (Mt 2,2; 9,27; 12,23; 15,22; 20,30; 21,9.15). Gesù ha accettato il titolo di Messia cui aveva diritto (Gv 4,25-26; 11,27), ma non senza riserve, perché una parte dei suoi contemporanei lo intendeva secondo una concezione troppo umana (Mt 22,41-46), essenzialmente politica (Gv 6,15; Lc 24,21). (CCC n. 178) Non dobbiamo credere in nessun altro se non in Dio, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. (CCC n. 179) La fede è un dono soprannaturale di Dio. Per credere, l'uomo ha bisogno degli aiuti interiori dello Spirito Santo. (CCC n. 180) "Credere" è un atto umano cosciente e libero, che ben s'accorda con la dignità della persona umana.

Post più popolari