Matteo 10,29-33 riconoscere Cristo

Non avere paura, riconoscere Cristo
(Mt 10,29-33) Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia. Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri! Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli. (CCC n. 995) Essere testimone di Cristo è essere "testimone della sua risurrezione" (At 1,22; 17,32; 1 Cor 15,12-13). (CCC n. 900) I laici, come tutti i fedeli, in virtù del Battesimo e della Confermazione, ricevono da Dio l'incarico dell'apostolato; pertanto hanno l'obbligo e godono del diritto, individualmente o riuniti in associazioni, di impegnarsi affinché il messaggio divino della salvezza sia conosciuto e accolto da tutti gli uomini e su tutta la terra; tale obbligo è ancora più pressante nei casi in cui solo per mezzo loro gli uomini possono ascoltare il Vangelo e conoscere Cristo. Nelle comunità ecclesiali, la loro azione è così necessaria che, senza di essa, l'apostolato dei Pastori, la maggior parte delle volte, non può raggiungere il suo pieno effetto. (CCC n. 905) I laici compiono la loro missione profetica anche mediante l'evangelizzazione, cioè "con l'annunzio di Cristo fatto con la testimonianza della vita e con la parola". "Questa azione evangelizzatrice ad opera dei laici "acquista una certa nota specifica e una particolare efficacia dal fatto che viene compiuta nelle comuni condizioni del secolo". Tale apostolato non consiste nella sola testimonianza della vita; il vero apostolo cerca le occasioni per annunziare Cristo con la parola, sia ai credenti [...] sia agli infedeli.

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