Matteo 12,22-29 Gesù e Beelzebul

Gesù e Beelzebul
(Mt 12,22-29) In quel tempo gli fu portato un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo guarì, sicché il muto parlava e vedeva. E tutta la folla era sbalordita e diceva: "Non è forse costui il figlio di Davide"?. Ma i farisei udendo questo presero a dire: "Costui scaccia i demòni in nome di Beelzebul, principe dei demòni". Ma egli conosciuto il loro pensiero disse loro: "Ogni regno discorde cade in rovina, e nessuna città o famiglia discorde può reggersi. Ora, se Satana scaccia Satana, egli è discorde con se stesso; come potrà dunque reggersi il suo regno? E se io scaccio i demòni in nome di Beelzebul, i vostri figli in nome di chi li scacciano? Per questo loro stessi saranno i vostri giudici. Come potrebbe uno penetrare nella casa dell'uomo forte e rapirgli le sue cose, se prima non lo lega? Allora soltanto gli potrà saccheggiare la casa". (CCC n. 439) Numerosi ebrei ed anche alcuni pagani che condividevano la loro speranza hanno riconosciuto in Gesù i tratti fondamentali del "figlio di Davide" messianico promesso da Dio a Israele (Mt 2,2; 9,27; 12,23; 15,22; 20,30; 21.9.15). (CCC n. 550) La venuta del Regno di Dio è la sconfitta del Regno di Satana (Mt 12,26): "Se io scaccio i demòni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto fra voi il regno di Dio" (Mt 12,28). Gli esorcismi di Gesù liberano alcuni uomini dal tormento dei demòni (Lc 8,26-39). Anticipano la grande vittoria di Gesù sul "principe di questo mondo" (Gv 12,31). Il regno di Dio sarà definitivamente stabilito per mezzo della croce di Cristo: "Dio regnò dalla croce".

Post più popolari