Matteo 12,33-37 le parole rivelano il cuore

Le parole rivelano il cuore
(Mt 12,33-37) "Se prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono; se prendete un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si conosce l'albero. Razza di vipere, come potete dire cose buone voi che siete cattivi? Poiché la bocca parla dalla pienezza del cuore. L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone, mentre l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae cose cattive. Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini renderano conto nel giorno del giudizio; poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato". (CCC n. 214) In tutte le sue opere Dio mostra la sua benevolenza, la sua bontà, la sua grazia, il suo amore; ma anche la sua affidabilità, la sua costanza, la sua fedeltà, la sua verità. "Rendo grazie al tuo nome per la tua fedeltà e la tua misericordia" (Sal 138,2; 85,11). Egli è la verità, perché "Dio è luce e in lui non ci sono tenebre" (1 Gv 1,5); egli è amore, come insegna l'apostolo Giovanni (1 Gv 4,8). (CCC n. 1954) L'uomo partecipa alla sapienza e alla bontà del Creatore, che gli conferisce la padronanza dei suoi atti e la capacità di dirigersi verso la verità e il bene. La legge naturale esprime il senso morale originale che permette all'uomo di discernere, per mezzo della ragione, il bene e il male, la verità e la menzogna.

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