Matteo 28,8-10 apparizione alle donne e gioia

Apparizione alle donne, loro gioia
(Mt 28,8-10) Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annunzio ai suoi discepoli. Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: "Salute a voi". Ed esse, avvicinatesi, gli presero i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: "Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno". (CCC n. 641) Maria di Magdala e le pie donne che andavano a completare l'imbalsamazione del Corpo di Gesù (Mc 16,1; Lc 24,1), sepolto in fretta la sera del Venerdì Santo a causa del sopraggiungere del Sabato (Gv 19,31; Gv 19,42), sono state le prime ad incontrare il Risorto (Mt 28,9-10; Gv 20,11-18). Le donne furono così le prime messaggere della Risurrezione di Cristo per gli stessi Apostoli (Lc 24,9-10). A loro Gesù appare in seguito: prima a Pietro, poi ai Dodici (1Cor 15,5). Pietro, chiamato a confermare la fede dei suoi fratelli (Lc 22,31-32), vede dunque il Risorto prima di loro ed è sulla sua testimonianza che la comunità esclama: “Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone” (Lc 24,34). (CCC n. 2174) Gesù è risorto dai morti "il primo giorno della settimana" (Mc 16,2; Mt 28,1; Lc 24,1; Gv 20,1). In quanto "primo giorno", il giorno della risurrezione di Cristo richiama la prima creazione. In quanto "ottavo giorno", che segue il sabato (Mc 16,1; Mt 28,1), esso significa la nuova creazione inaugurata con la risurrezione di Cristo. E' diventato, per i cristiani, il primo di tutti i giorni, la prima di tutte le feste, il giorno del Signore (dies dominica), la "domenica".

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